Milano. Dieci anarchici italiani e greci accusati di devastazione. Accuse pesanti, sulla base di foto e filmati. Ma per la procura non è finita: si cerca la regia degli scontri del primo maggio
Cancellare alcune scritte è come cercare di chiudere un urlo nelle bocche. Carlo vive è il grido di chi chiede giustizia per le violenze di Genova, è un monito per quanto non deve accadere più,
Alla Mayday milanese si è mostrata in piazza una parte importante, determinata e determinante delle soggettività politiche e sociali che si oppongono alle politiche del governo Renzi
La marcia dei ventimila pulitori volenterosi arringati da Giuliano Pisapia evoca precedenti imbarazzanti che ancora una volta spaccano la sinistra
Il fumo di un modello Expò convocato in nome del “Nutrire il Pianeta” e nelle mani delle multinazionali che il Pianeta lo affamano
Milano. Uno scontro giocato sul simbolico. E che non apre nessun spazio politico
MILANO. Il corteo NoExpo del Primo maggio è paradossalmente diventato l’occasione per celebrare un cambio di strategia nella gestione dell'ordine pubblico da parte del governo
MayDay 2015. Trentamila persone in corteo e la città a ferro e fuoco. Il blocco nero prende la piazza, la polizia reagisce con intelligenza ed evita il contatto. Per i No Expo l'esposizione universale è cominciata nel peggiore dei modi
Debito, cemento, precarietà, nocività, mafie, spartizione, poteri speciali, sono le parole chiave con cui abbiamo provato a sintetizzare la lettura critica di Expo
Milano. Dopo il corteo degli studenti, oggi scende in piazza con il MayDay il variegato movimento che da anni protesta contro l'esposizione universale