È l’autunno del 2005 e in Polonia fa caldo come in Italia. In quello che fu il campo di sterminio Auschwitz II ci stanno i camosci. Oppure i daini. Non mi ricordo. Però ho in mente le facce degli studenti
Auschwitz, convegno sulla rimozione del memoriale dei deporati. Il ministro della Cultura Franceschini ha definito «non più adatto» per motivi politici il memoriale italiano in Polonia
Secondo i promotori «si vuole cancellare, dalla storia e dalle coscienze, il sacrificio degli uomini e delle donne che hanno dato la vita per la liberazione»