Dopo lunga malattia, si è spenta a Milano. Nata in provincia di Firenze nel 1928, era arrivata alla Mondadori come traduttrice, diventando dal 1962 direttrice di collane come “Segretissimo” e “Il giallo Mondadori”, con cui aveva reso popolari le firme di maestri del genere come Ray Bradbury, Raymond Chandler, Agatha Christie, Philip K. Dick, Ellery Queen, Rex Stout, Scott Turow
Dopo lunga malattia, si è spenta a Milano. Nata in provincia di Firenze nel 1928, era arrivata alla Mondadori come traduttrice, diventando dal 1962 direttrice di collane come “Segretissimo” e “Il giallo Mondadori”, con cui aveva reso popolari le firme di maestri del genere come Ray Bradbury, Raymond Chandler, Agatha Christie, Philip K. Dick, Ellery Queen, Rex Stout, Scott Turow MILANO – Per tantissimi appassionati era lei la regina italiana del giallo, Laura Grimaldi, morta a Milano all’età di 84 anni. Questa volta il maggiordono non c’entra nulla: la scrittrice, traduttrice e soprattutto direttrice di collane che hanno fatto la storia del genere in Italia, se n’è andata a causa di una lunga malattia. Laura Grimaldi nasce nel 1928 a Rufina, in provincia di Firenze, si trasferisce nel 1957 a Milano, dove frequenta la Facoltà di Lingue dell’Università Bocconi. Arriva alla Mondadori in qualità di consulente di traduzione dall’inglese, dal 1962 inizia a dirigere collane di gialli, come ‘I Neri’, ‘I Rapidi’, ‘Cerchiorosso’. Nel suo percorso professionale, Laura lega per sempre il suo nome al grande successo di serie diventate storiche, come ‘Segretissimo’ e ‘Il Giallo Mondadori’, ma anche ‘Urania’, per le quali la signora Grimaldi traduce centinaia di volumi e rende popolari anche in Italia i più grandi nomi europei e americani del genere, da Eric Ambler a Ray Bradbury, John Dickson Carr, Raymond Chandler, Agatha Christie, Philip K. Dick, Thomas Harris, Ernest Hemingway, Ellery Queen, Rex Stout, Scott Turow, Donald E. Westlake. Negli Anni ’70 e ’80, Laura Grimaldi scrive articoli in qualità di critico letterario per giornali e riviste (Millelibri, Linea d’Ombra, Il Messaggero). Nel frattempo pubblica romanzi, scrive saggi sulla letteratura popolare, cura numerose antologie, traduce più di 200 libri fra romanzi e saggi, scrive testi per la televisione e sceneggiature per il cinema. I suoi libri più famosi sono Il sospetto, La colpa, Il cappio al collo, Monsieur Bovary, La paura, Milano, Perfide storie di famiglia, Profumo di casa. Nel 1989 lascia Mondadori e fonda con Marco Tropea la casa editrice Interno Giallo, che dopo quattro anni viene rilevata dalla stessa Mondadori. Dal 1997 è stata anche consulente del gruppo editoriale Il Saggiatore. Ma non ha mai smesso di scrivere e tradurre. Giungendo, infine, a raccontare anche la sua malattia nella sua ultima opera, Faccia un bel respiro, edita da Mondadori a maggio, in cui trasforma il reparto ospedaliero in un palcoscenico su cui medici e malati, infermieri e parenti in visita interpretano, attori inconsapevoli, la commedia della vita. Mondadori descrive così l’ultima fatica della scrittrice: “Se quando ci si trova ad affrontare una delle situazioni più difficili dell’esistenza si corre il rischio di perdere l’oggettività, Laura Grimaldi evita questa trappola, e con profonda, mai arresa vitalità e strepitosa ironia, attraversa in prima persona l’esperienza della malattia tracciando una sorta di piccolo ‘manuale di sopravvivenza ospedaliera’ e insieme un delizioso, dissacrante viaggio in quell’altrove in cui si sperimenta anche la contiguità con la morte”.
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