Nazisti protetti dai Servizi Si dimette Heinz Fromm

GERMANIA. Si è dimesso, a pochi giorni dalla pensione, il capo dei servizi segreti tedeschi Heinz Fromm finito al centro dell’inchiesta che accusa l’intelligence di Berlino di essere stata a conoscenza del gruppo neonazista «Clandestinità  nazionalsocialista» (Nsu), responsabile dell’uccisione di dieci immigrati in Germania dal 2000 al 2010, senza fare niente per fermarlo.

GERMANIA. Si è dimesso, a pochi giorni dalla pensione, il capo dei servizi segreti tedeschi Heinz Fromm finito al centro dell’inchiesta che accusa l’intelligence di Berlino di essere stata a conoscenza del gruppo neonazista «Clandestinità  nazionalsocialista» (Nsu), responsabile dell’uccisione di dieci immigrati in Germania dal 2000 al 2010, senza fare niente per fermarlo. Di più, dalle indagini emerge che al momento dell’apertura dell’inchiesta i servizi avrebbero opportunamente distrutto sette faldoni contenenti le dichiarazioni dei militanti del gruppo neonazista, usati come informatori dall’intelligence. Ad avvalorare la tesi che il Verfassungsschutz (i servizi tedeschi) sapesse è anche l’informativa spedita nel 2003 dai servizi italiani secondo cui l’organizzazione neonazista finanziava gruppi estremisti in Sudtirolo. Per il pm di Bolzano Guido Rispoli: «In Alto Adige resta alta l’attenzione sui gruppi neri e i loro collegamenti con la Germania dalla quale è accertato che provengano forme di finanziamento», ha dichiarato alla stampa tedesca.

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