TORINO – Nicola D’Amore, 63 anni, una condanna a 21 anni di carcere per omicidio (faceva parte, con il primo pentito delle Brigate Rosse Patrizio Peci, del commando che uccise sotto casa il capo-officina della Lancia di Chivasso Pietro Coggiola, il 28 settembre del ‘78) è l’ex terrorista che il sindaco di Torino Piero Fassino unirà in matrimonio alla compagna con una cerimonia civile nei prossimi giorni.
TORINO – Nicola D’Amore, 63 anni, una condanna a 21 anni di carcere per omicidio (faceva parte, con il primo pentito delle Brigate Rosse Patrizio Peci, del commando che uccise sotto casa il capo-officina della Lancia di Chivasso Pietro Coggiola, il 28 settembre del ‘78) è l’ex terrorista che il sindaco di Torino Piero Fassino unirà in matrimonio alla compagna con una cerimonia civile nei prossimi giorni. Fassino ha motivato la sua scelta, intervenendo domenica a un convegno sulla violenza politica negli anni Settanta, come esempio della possibilità di riabilitarsi e avviare una nuova vita anche per chi si è macchiato di colpe gravissime durante una stagione insanguinata della vita pubblica italiana. D´Amore, emigrato dal Sud, operaio alla Fiat e sindacalista della Fim-Cisl, fu tra i primi arrestati quando, nel 1980, Peci decise di confessare, aprendo la strada alla sconfitta delle Br. D´Amore contestò a più riprese la versione di Peci, chiedendo un confronto con il pentito, ma venne ugualmente condannato per la morte di Coggiola e per la successiva partecipazione alla rivolta nel carcere di Trani. Tornato in semilibertà alla fine degli anni Ottanta, partecipò a una rapina a mano armata in un centro delle Poste di Torino nel 1996, ricevendo un´ulteriore condanna a cinque anni. Dall´inizio del 2000, è un uomo libero, che cerca di ricostruirsi una “seconda chance”. Per questo, e non senza qualche polemica che già promette di rimbalzare in Consiglio comunale, il sindaco ha risposto sì alla sua richiesta di celebrarne le seconde nozze.
0 comments