Nella galassia dell’eversione

Non c’è alcun tipo di organizzazione, a legare i soggetti tra loro sono perlopiù contatti personali sporadici, facilitati dalle nuove tecnologie che non rendono necessari contatti diretti.  Gruppi e sigle che hanno scelto l’azione armata 

Non c’è alcun tipo di organizzazione, a legare i soggetti tra loro sono perlopiù contatti personali sporadici, facilitati dalle nuove tecnologie che non rendono necessari contatti diretti.  Gruppi e sigle che hanno scelto l’azione armata 

Che cos´è la Federazione anarchica informale che ha rivendicato l´attentato contro l´ad Ansaldo Roberto Adinolfi? La sigla (volutamente ambigua, simile a quella della Federazione Anarchica Italiana, che, all´opposto, rifiuta la violenza) compare per la prima volta nel 2003, proprio in coincidenza con la sentenza che condannava a pene pesanti i membri dell´Orai, Organizzazione rivoluzionaria anarchico insurrezionalista fondata da Alfredo Bonanno, a firmare una serie di attentati contro le istituzioni europee che ebbe di mira anche Romano Prodi: la cosiddetta “Operazione Santa Claus”. Da allora la sigla si alterna a nomi immaginifici come “Cooperativa artigiana Fuoco e Affini” o “Rivolta Tremenda” nelle rivendicazioni di attentati a commissariati di polizia, ai Ris di Parma, al carcere di San Vittore, alla Bocconi del 2009, fino al pacco bomba spedito l´8 dicembre scorso alla sede romana di Equitalia.
Nomi diversi per produrre effetti fuorvianti, scelti all´interno di una galassia di minuscole realtà in grado di operare senza pianificazione. Niente nuclei di fuoco organizzati (anche se la “professionalità” dell´azione contro Adinolfi induce dubbi di varia natura): né un gruppo omogeneo né una rete organizzata: non c´è patto di alleanza, né discussione interna, solo libertà di iniziativa e una sigla messa a disposizione di chiunque voglia rivendicare un´azione, come una specie di Wu Ming dell´insurrezione, in omaggio alla battaglia situazionista contro il diritto d´autore. A legare i soggetti sono per lo più contatti personali, sporadici, facilitati da tecnologie che non richiedono conoscenza personale.
È interessante, per ricostruire l´orizzonte di riferimento della misteriosa Fai, osservare il linguaggio della rivendicazione che unisce in maniera sorprendente caratteri inediti nel lessico e nell´universo immaginario-etico anarchico a tratti invece facilmente riconducibili al passato. Un linguaggio che potrebbe appartenere, semplificando, a un “giovane” che si rivolge alle aree antagoniste contemporanee, ma che ha studiato molto e sta coniugando il lessico dei vecchi maestri. Ma anche qualcosa che potrebbe essere stato costruito a tavolino. «Pur non amando la retorica violentista, con una certa gradevolezza abbiamo armato le nostre mani»: proprio in questo paradossale ripudio della violenza la rivendicazione parla una lingua estranea al patrimonio anarchico tradizionale, dove anche nell´eventuale rifiuto delle armi nessuno ha mai cercato giustificazioni o attenuazioni. Assai rivelatori sono però i passaggi di sapore situazionista in cui si parla di “Piacere”, “rivolta poetica”, “via immaginifica” che riprendono sapientemente motivi cari proprio a personaggi come Bonanno, che dopo la condanna del 2003 ne ebbe una in Grecia nel 2009, autore di saggi come La gioia armata. Il contesto anarco-situazionista che lega il linguaggio di oggi a quello di Bonanno ha un precedente in Azione Rivoluzionaria, gruppo armato dalla struttura orizzontale basata su “gruppi di affinità” che, sempre in chiave situazionista, si dedicò ad attentati contro i media, sotto la guida di Gianfranco Faina, studioso di Debord, e Salvatore Cinieri, “proletario extralegale” come il “rapinatore gentiluomo” Horst Fantazzini a cui si intitola uno dei nuclei della rete Fai.
AR fu debellata nel ´79, Faina morì nell´81, ma i suoi orientamenti ebbero una continuazione nell´area che faceva riferimento alle riviste “Anarchismo” e “ProvocAzione” di Bonanno, e successivamente in pubblicazioni assai minoritarie come “Canenero” e “Contropotere”. E forse oggi nei misteriosi utenti della sigla Fai.

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