Assedio a Equitalia: scontri e pacchi bomba “Irresponsabile chi ci accusa dei suicidi”

Guerriglia a Napoli, plico esplosivo a Roma. Giovedì vertice Monti-Befera.  Ispettori aggrediti vicino a Milano e minacce di morte Angeletti: “Monta un pessimo clima” 

Guerriglia a Napoli, plico esplosivo a Roma. Giovedì vertice Monti-Befera.  Ispettori aggrediti vicino a Milano e minacce di morte Angeletti: “Monta un pessimo clima” 

ROMA – La pressione su Equitalia resta alta. Da Sud a Nord contestazioni, violenze, para-attentati. Il premier è preoccupato e vuole ribadire la vicinanza del suo governo all´ente chiamato alla lotta all´evasione: Mario Monti, giovedì, incontrerà i vertici di Equitalia e dell´Agenzia delle Entrate.
Lo stesso presidente Attilio Befera, che l´altro giorno ha lasciato un incontro a Genova in anticipo, assediato dalle domande sui suicidi, e poi ha ricordato che dallo scorso luglio la struttura di esazione ha subito 270 fra intimidazioni e atti di vandalismo, ieri ha dettato ai suoi una nota molto dura: «È inaccettabile continuare a scaricare irresponsabilmente su Equitalia la colpa di gesti estremi e situazioni drammatiche che hanno origini diverse e lontane e che stanno esplodendo solo oggi, a causa della crisi economica. Gli eventi tragici non devono essere spettacolarizzati, con troppa superficialità si è associato il termine Equitalia a suicidio. Il sensazionalismo alimenta la violenza, facili strumentalizzazioni sfociano in vere e proprie guerriglie».
Ed è stata guerriglia a Napoli, ieri mattina. In duecento “anti” (tra loro disoccupati organizzati, centri sociali, i sindacati Sil e Usb, il movimento contro il debito) hanno lanciato pietre e vernice contro la sede “Est”, in Corso meridionale. Quindi hanno caricato i poliziotti del reparto mobile, che ha reagito. Cassonetti della spazzatura a terra, dieci feriti fra i poliziotti, svariati fra i manifestanti. Sette i denunciati per resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale.
Continua a Termini Imerese l´occupazione degli uffici Serit da parte degli operai Fiat mentre a Roma un pacco bomba simbolico è stato inviato alla direzione generale Equitalia, in via Grezar: all´interno di una busta bianca con la scritta generica “Equitalia” c´era polvere pirica in quantità insufficiente, senza innesco. Probabilmente non sarebbe esplosa né si sarebbe incendiata all´apertura. Non è ancora arrivata rivendicazione, in passato però alcuni attentati con queste modalità erano stati rivendicati dagli anarchici insurrezionalisti del Fai (tra gli altri il ferimento, con una falange staccata, del direttore generale Marco Cuccagna).
Nel Viterbese la Digos ha fatto irruzione nell´abitazione di un piccolo imprenditore residente in provincia che, poco prima, con una telefonata alla sede Uil, aveva annunciato che sarebbe andato all´Agenzia delle Entrate di Viterbo, armato di pistola, e avrebbe ucciso gli impiegati: «Prima che mi rovinino del tutto ammazzo qualcuno di loro». Nella casa non sono state trovate armi. Sui muri della sede di Schio, provincia di Vicenza, sono apparse scritte minatorie: “Infami”, “Io uccido”.
E due funzionari di Equitalia sono stati aggrediti a Melegnano, nel Milanese, da un imprenditore edile. I due ispettori si sono presentati nello studio di un commercialista, dove ha la sede legale l´impresa dell´imprenditore. Dovevano procedere a una verifica fiscale, ma prima ancora di iniziare è nata una discussione poi degenerata in rissa. Gli ispettori aggrediti hanno querelato l´uomo.
Solidarietà ai lavoratori di Equitalia è stata espressa dalla Cgil e la Uil si è detta preoccupata: «Sta montando un pessimo clima nei confronti di chi fa questo lavoro», ha detto il segretario Luigi Angeletti, «un esattore non può essere considerato un nemico pubblico». Il sindacalista, poi, ha aggiunto: «Ci vuole una durezza differenziata verso chi deve piccole o grandi cifre, a seconda di cosa si deve riscuotere».
Le due contestazioni ricorrenti fatte all´ente sono, non a caso: i troppi errori commessi e il mischiare la lotta all´evasione con un recupero crediti forzato. Il Pd difende l´istituzione: «Nessun tipo di critica politica e sociale, anche motivata dalla drammatica situazione attuale, può sfociare in episodi di violenza, tanto meno se nei confronti di persone che si limitano ad applicare la legge», ha scritto il responsabile sicurezza Emanuele Fiano. Da Idv e Pdl, invece, le critiche contro il “metodo Equitalia” si sono alzate forti: «Ha la grave responsabilità di non aver saputo o voluto modulare gli strumenti sbagliati messi a disposizione dal legislatore».

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