PALESTINA OCCUPATA. È costata la frattura di una spalla ad una cooperante italiana di «Un Ponte per…» la carica dei soldati israeliani ieri a Hebron contro una cinquantina di attivisti palestinesi e internazionali, giunti in città nel quadro della conferenza itinerante sulla lotta popolare contro l’occupazione militare.
PALESTINA OCCUPATA. È costata la frattura di una spalla ad una cooperante italiana di «Un Ponte per…» la carica dei soldati israeliani ieri a Hebron contro una cinquantina di attivisti palestinesi e internazionali, giunti in città nel quadro della conferenza itinerante sulla lotta popolare contro l’occupazione militare. Un altro italiano, dell’International Solidarity Movement, è stato arrestato assieme ad altre 11 persone. La cooperante, che ha chiesto di non pubblicare il suo nome, è stata ricoverata in un ospedale a Hebron ma in serata era già partita per Ramallah. «Ho subito ciò che i palestinesi sotto occupazione devono affrontare ogni giorno», ha commentato l’italiana raggiunta telefonicamente dal manifesto. Stando a quanto si è appreso, i soldati hanno caricato gli attivisti dopo il fermo Abdallah Abu Rahma, del comitato popolare di Bilin e uno degli organizzatori della conferenza. Di fronte alla pressante richiesta dei presenti per la restituzione dei documenti di riconoscimento e il rilascio di Abu Rahma, i militari hanno cominciato ad allontare con spintoni gli attivisti, provocando la caduta e il ferimento della cooperante italiana. Oggi la conferenza sulla lotta popolare si sposta a Silwan, un quartiere palestinese ai piedi della città vecchia dove da anni va avanti una lenta ma insistente penetrazione del movimento dei coloni israeliani.
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