AMNISTIA Pannella lancia la seconda marcia

«Ritengo mio dovere prepararmi come atto di speranza, di resistenza alternativa di fronte ad un potere trionfante, con risse che coprono questa realtà , un potere che nega diritto, diritti, decoro, prepararmi a passare allo sciopero della sete, perché davvero non possiamo continuare a dare la parola agli eventi. Esplodono i suicidi in Cina, in Tibet, e in Italia».

«Ritengo mio dovere prepararmi come atto di speranza, di resistenza alternativa di fronte ad un potere trionfante, con risse che coprono questa realtà , un potere che nega diritto, diritti, decoro, prepararmi a passare allo sciopero della sete, perché davvero non possiamo continuare a dare la parola agli eventi. Esplodono i suicidi in Cina, in Tibet, e in Italia». Così Marco Pannella, intervenendo su Radio Radicale, rilancia la seconda marcia per l’amnistia, la giustizia, la libertà, in preparazione per il giorno di Pasqua. «Come segno di speranza, e non di disperazione, di un minimo di dignità civile, un minimo di affermazione di coscienza, devo dare un segnale – dice il leader radicale -. C’è il problema in Italia della legalità ormai assunta da posizioni, obiettivi, struttura profonda di regime, per violare impunemente la legalità, non solo italiana – ha aggiunto – ma europea». «Come speranza contro la peste, contro questo Aids nel quale stiamo vivendo, andremo ad affermare la possibilità di una alternativa, per i carcerati e per il Paese, carcerarato anch’esso», ha concluso.

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