Non si fa storiografia senza documenti

     Biocca ammette il serio errore filologico in cui è incorso: anticipare al 1934 il testo dell’articolo del codice penale – il 176 – in uso a partire dal novembre del 1962. Serio perché nel testo del 1962 figura quell’atto di “ravvedimento” che manca nello stesso articolo in vigore nel 1934 quando Gramsci fa richiesta di libertà  provvisoria. Di questo articolo del codice penale Biocca faceva l’architrave di un intervento che si proponeva didemolire la storiografia su Gramsci.

     Biocca ammette il serio errore filologico in cui è incorso: anticipare al 1934 il testo dell’articolo del codice penale – il 176 – in uso a partire dal novembre del 1962. Serio perché nel testo del 1962 figura quell’atto di “ravvedimento” che manca nello stesso articolo in vigore nel 1934 quando Gramsci fa richiesta di libertà  provvisoria. Di questo articolo del codice penale Biocca faceva l’architrave di un intervento che si proponeva didemolire la storiografia su Gramsci.
Non potendosi più affidare al testo della legge in vigore nel 1934, Biocca tenta ora di ripresentare il suo argomento appoggiandolo su supposizioni e illazioni che – in assenza di una nuova documentazione – sono destinate a rimanere tali. Un modo di procedere che non dovrebbe essere permesso. La farraginosa spiegazione produce un solo risultato: quello di rimarcare l´infondatezza della tesi. Tra tanti “questionari”, “fascicoli”, “verifiche” citati nell´articolo, Biocca non riesce a trovare un solo documento che mostri “il ravvedimento” gramsciano. L´autore inoltre continua a eludere una domanda fondamentale: perché Mussolini avrebbe nascosto il “ravvedimento” del suo nemico? Non sarebbe stato logico utilizzarlo sul piano della propaganda, essendo Gramsci un caso internazionale?
In conclusione. Tutti auspichiamo che nuove conoscenze aprano nuovi orizzonti nel campo degli studi gramsciani, ma il contributo di Biocca non è ahimè in grado di far ciò, e questo suo tentativo non è aiutato dalla frettolosa liquidazione di una storiografia che ha lavorato con ben altra serietà, anticipando molte delle cose che ora Biocca sembra scoprire per la prima volta. Il mio giudizio sul suo metodo non può quindi essere diverso da quello già espresso.
(L´autore è presidente della Gramsci Society)

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