Al Lingotto arriva il “kit del capo” per spiegare il nuovo contratto

Fiom accusa: “Così sostituite i sindacati”. La replica: “Falso”.  La Fiat ha preparato un libretto di istruzioni e un video sulle nuove norme. Per Torino ora sono garantite “flessibilità  e governabilità  degli stabilimenti” 

Fiom accusa: “Così sostituite i sindacati”. La replica: “Falso”.  La Fiat ha preparato un libretto di istruzioni e un video sulle nuove norme. Per Torino ora sono garantite “flessibilità  e governabilità  degli stabilimenti” 

TORINO – Arriva il kit del capo. Serve ai responsabili di reparto della Fiat per spiegare a operai e impiegati i vantaggi del nuovo contratto di lavoro, quello che ha diviso i sindacati. C´è un libretto di istruzioni e anche un video: «Per superare anni di norme non più al passo con i tempi – dice un uomo in maniche di camicia – ecco un contratto che garantisce flessibilità e governabilità degli stabilimenti». La Fiat scende in campo direttamente a spiegare il nuovo accordo nato dalla rottura con Confindustria. C´è anche un call center con un numero verde per i lavoratori che avessero dubbi. La Fiom accusa: «Così l´azienda si sostituisce ai sindacati». Il Lingotto replica: «Quello del nuovo contratto è un cambiamento epocale in Italia. E´ giusto che lo spieghiamo ai nostri dipendenti».
L´operazione comunicazione è partita da qualche settimana. Il nuovo contratto è entrato in vigore il primo gennaio e da allora è stato distribuito ai capi un cofanetto con la scritta «Il coraggio di cambiare insieme». All´interno, oltre al cd con un filmato di sei minuti da proiettare ai dipendenti, c´è un vero e proprio kit diviso in cinque fascicoli. Tre opuscoli sono riservati ai capi e illustrano in quale modo organizzare la riunione dei dipendenti e risultare più convincenti nella presentazione del nuovo accordo. Nei «consigli operativi per organizzare gli incontri» si raccomanda di organizzare riunioni di una ventina di dipendenti. Dureranno «30 minuti max» per gli impiegati e un quarto d´ora per gli operai. Qualche suggerimento se nella riunione i dipendenti avanzano «critiche negative». In quel caso il capo deve «formulare la domanda “perché?”» e «far notare che la critica rallenta la riunione, che ha un tempo limitato».
Ma quali sono le insidie maggiori? Ovviamente le domande sulle questioni che hanno diviso i sindacati. Nel kit del capo c´è dunque l´opuscolo «Rispondiamo alle domande sul nuovo contratto». Alla domanda «Il diritto di sciopero è limitato?», la risposta da dare è «Non vi è alcuna limitazione al diritto di sciopero». Se poi la domanda fosse «Che cosa succede se il mio sindacato decide di fare uno sciopero?» la risposta dovrebbe essere: «Lo sciopero sarà effettuato dalle persone che intenderanno aderirvi». Subito dopo c´è naturalmente un cenno al fatto che il sindacato che viene meno agli impegni presi nell´accordo potrà vedersi cancellate le trattenute in busta paga per gli iscritti. La vera novità è nella scelta della Fiat di avviare in prima persona la campagna di sostegno al nuovo accordo. Un attivismo che provoca polemiche: «E´ umiliante per i sindacati firmatari dell´accordo – sostiene Giorgio Airaudo della Fiom – vedersi scavalcati dall´azienda nell´informazione ai lavoratori. Nella logica di Marchionne i delegati verranno sostituiti da un call center aziendale». «Scavalcati? Abbiamo concordato il testo insieme – risponde per il Fismic, Roberto Di Maulo – e dirò di più: quando eleggeremo i nostri rappresentanti in fabbrica, organizzeremo per loro dei corsi di formazione insieme all´azienda».

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