Scontri, feriti e oltre mille arresti per il convoglio nucleare
Scontri, feriti e oltre mille arresti per il convoglio nucleare
BERLINO – «No al nucleare, stendiamoci mille e mille volte sui binari!». Nel gelo invernale del nord tedesco, sono venuti a migliaia, decisi a tutto. L´obiettivo della protesta è il treno delle scorie nucleari riprocessate in Francia, diretto al deposito atomico di Gorleben. E la protesta è sfociata in violenza, da entrambe le parti. Milletrecento arresti, oltre 150 feriti, blocchi stradali dei dimostranti e fili spinati della polizia, bombe molotov e palle da tennis con chiodi infilzati dentro contro manganelli, spray al pepe, gas e idranti, blitz di autonomi incappucciati contro cariche di cavalli. Quella cominciata sabato, e che ieri sera continuava nel buio, è la più lunga e pesante battaglia tra forze dell´ordine e giovani antinucleari che la Germania abbia vissuto da anni.
Si stendono sui binari, si incatenano alle rotaie, o si fanno fissare alla massicciata con blocchi di cemento scaricato fresco. È la missione delle avanguardie degli attivisti antinucleari. La massa dei cortei fa sit-in mordi e fuggi sulla linea ferroviaria, ovunque il treno sia atteso. Blocchi stradali con ogni mezzo sono stati intanto organizzati anche contro i convogli di pullmini, jeep e idranti della polizia. Tronchi d´albero, copertoni dati alle fiamme, sacchi di sabbia e di patate: tutto è servito per le barricate. E per la prima volta, alla protesta di massa si sono affiancati commandos di black bloc e autonomi, scatenando la violenza. Molotov e bastoni contro manganelli, gas e idranti, cariche contro assalti. E la protesta spacca il mondo politico. «La durezza della polizia è un attacco alla democrazia», ha tuonato dal congresso dei Gruenen la leader dei Verdi, Claudia Roth, difendendo i dimostranti senza riserve: «Nella nostra democrazia esiste il diritto di dimostrare, e anche i blocchi stradali e ferroviari ne fanno parte». La polizia si difende: «Il nostro comportamento è stato esemplare, parliamo invece degli eccessi di violenza dei dimostranti».
Le maniere forti non sono mancate, né da una parte né dall´altra. Presso Leistade, un gruppo di black bloc incappucciati hanno lanciato oggetti incendiari e sampietrini contro i poliziotti a piedi e a cavallo, hanno preso d´assalto fotoreporter e cameraman. Almeno una carica degli autonomi ha costretto gli agenti alla ritirata. A sit-in su binari e strade, la polizia ha reagito sgomberando in massa. Il treno è in viaggio verso Dannenberg. È il suo capolinea, là i 15 contenitori stagni Castor con in tutto 150 tonnellate di scorie atomiche saranno caricati su autotreni e portati sotto pesante scorta a Gorleben, l´enorme e controverso deposito-discarica nucleare sotterraneo. «Vogliamo fermarli fino all´ultimo», promettono i giovani manifestanti. Si preparano a tentare blocchi stradali. Polizia a cavallo, reticolati e idranti sono già pronti. Dopo quasi 20 ore di ritardo, il viaggio del treno dell´atomo continua. Le proteste confermano l´impopolarità crescente dell´uso civile dell´energia atomica in Germania, dove il governo Merkel dopo la tragedia in Giappone ha deciso l´addio accelerato al nucleare.
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