Per Marco Pannella Giuliano Pisapia è semplicemente «indecente».
Il giudizio, arrivato sotto forma di lettera aperta, si riferisce alla presa di posizione del sindaco sulla candidatura all’Ambrogino dell’ex terrorista di Prima Linea Sergio D’Elia: un nome proposto dal capogruppo dei Radicali a Palazzo Marino Marco Cappato a cui il primo cittadino, l’altro ieri, ha messo il veto. Il leader dei Radicali non ci passa sopra ma, al contrario, attacca duramente e provoca.
Per Marco Pannella Giuliano Pisapia è semplicemente «indecente».
Il giudizio, arrivato sotto forma di lettera aperta, si riferisce alla presa di posizione del sindaco sulla candidatura all’Ambrogino dell’ex terrorista di Prima Linea Sergio D’Elia: un nome proposto dal capogruppo dei Radicali a Palazzo Marino Marco Cappato a cui il primo cittadino, l’altro ieri, ha messo il veto. Il leader dei Radicali non ci passa sopra ma, al contrario, attacca duramente e provoca. «Facciamo un esperimento – scrive Pannella – , un sondaggio: prendiamo una decina di “saggi” e chiediamo chi fra te e Sergio D´Elia meriti, sul piano civile, morale, democratico e umano un riconoscimento. Sono certo che la risposta sarebbe assolutamente unanime». E ancora: «Sembri proprio divenuto (se sei stato, come penso, altro) “indecente”». Parole a cui Pisapia si limita a rispondere con un secco: «Si commenta da solo».
Come ogni anno, anche sotto la giunta di centrosinistra la questione Ambrogini infiamma la polemica politica. E dopo lo scontro tra maggioranza e opposizione sulla Grande Medaglia D´Oro al cardinale Dionigi Tettamanzi, anche il presidente dell´associazione Nessuno Tocchi Caino divide. Intanto escono nuovi candidati, questa volta presentati dall´assessore al Bilancio Bruno Tabacci, tutti e tre economisti: Alberto Quadrio Curzio, Marco Vitale e Anna Maria Tarantola, uno dei nomi in lizza fino all´ultimo per sostituire Draghi alla Banca d´Italia.
(t. m.)
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