Raffica di denunce per il Tgv bloccato

Più sì che no alla proposta di Confindustria di coinvolgere anche Plano nei negoziati sul futuro della Valsusa.  La protesta alla stazione di Avigliana: 50 “No Tav” nei guai   

Più sì che no alla proposta di Confindustria di coinvolgere anche Plano nei negoziati sul futuro della Valsusa.  La protesta alla stazione di Avigliana: 50 “No Tav” nei guai   

Sono cinquanta i «No Tav» denunciati per il blocco del Tgv mercoledì sera ad Avigliana con l´accusa di interruzione di pubblico servizio e di manifestazione non autorizzata. Questo il bilancio delle indagini della Digos che, tra i circa 300 manifestanti che per quasi due ore hanno bloccato il treno all´ingresso della stazione, ha individuato anche una settantina di esponenti dell´area anarco-insurrezionista non solo torinese. Alcuni di loro infatti arrivavano da altre province.
Il treno, con a bordo 284 passeggeri, è stato prima rallentato a Bussoleno con l´indicazione di «marcia a vista» – che prevede di procedere a 30 chilometri orari con numerosi fischi – e poi fermato all´ingresso della stazione di Avigliana.
Questo a causa della presenza di alcuni manifestanti che si sporgevano dalla banchina oltre la linea gialla «togliendo – spiega la Questura – le condizioni di sicurezza per il passaggio del convoglio».
Secondo il legal team dei No Tav, che non anticipa le strategie di difesa, «occorre comunque dimostrare che i gesti dei singoli siano stati effettivamente determinanti per il blocco del treno. Comunque vedremo quando scatteranno i provvedimenti e ci saranno i processi».
Per lo stop “forzato” ci sono però già state numerose proteste da parte dei viaggiatori arrivati con oltre due ore di ritardo a Torino Porta Susa. Lo riferisce Ferrovie dello Stato che al momento non ha ancora ricevuto richieste formali di rimborso. L´iniziativa dei No Tav ha infatti mandato in tilt i collegamenti sulla tratta per tutta la serata. Il treno internazionale per Barcellona è rimasto a Collegno un´ora e mezzo e hanno accumulato ritardi anche alcuni convogli regionali. Oltre 400 i passeggeri coinvolti complessivamente. Quello di mercoledì è stato il secondo blocco ai treni nell´ultimo mesi. Era già successo il 4 agosto quando circa duecento persone bloccarono oltre due ore un Tgv a Condove. A questo si sommano le numerose chiusure dell´autostrada verso Bardonecchia. E´ quanto basta a Stefano Esposito per puntare il dito contro chi sta trasformando la Valsusa in «una zona impraticabile» e invocare «una rigorosa risposta giudiziaria».

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