G8, dieci anni dopo. Arriva il giorno del corteo: il leader dei Cobas annuncia. Siamo in trentamila .Si parte in piazza Montano, a Sampierdarena, per sfilare fino a piazza Caricamento, dove è previsto il grande concerto finale che sarà concluso dai Modena City Ramblers. Il ministero degli Interni ha mobilitato cinquecento uomini
G8, dieci anni dopo. Arriva il giorno del corteo: il leader dei Cobas annuncia. Siamo in trentamila .Si parte in piazza Montano, a Sampierdarena, per sfilare fino a piazza Caricamento, dove è previsto il grande concerto finale che sarà concluso dai Modena City Ramblers. Il ministero degli Interni ha mobilitato cinquecento uomini
ore 18.10 La testa del corteo sta arrivando in piazza Caricamento, dove è previsto il grande concerto di chiusura. L’organizzazione parla di cinquantamila persone in piazza
ore 18.07 Don Andrea Gallo, megafono alla mano, parla dal camion di Uniticontrolacrisi. “Questa è l’alternativa: studenti e precari insieme. Preti ce ne sono pochi ma ci sono tanti cristiani. Per dire che represso, oppresso e recluso sono il contrario di democrazia”. Al fianco di don Gallo Maurizio Landini, segretario generale della Fiom e Luca Casarini
ore 17.54 Nel corteo anche una delegazione degli operai di Pomigliano d’Arco: “Dobbiamo opporci a un sistema che colpisce sempre e solo gli ultimi”
ore 17.41 I manifestanti invitano i genovesi a scendere in piazza. “Venite con noi, i black bloc sono un’invenzione”. Dalle finestre molti applaudono
ore 17.31 Un momento simbolico: dopo dieci anni il movimento entra in quella che era la zona rossa nei giorni del G8, allora presidiata da migliaia di agenti e protetta da grate che avevano isolato parte della città
ore 17.20 Il corteo arriva allo svincolo dell’autostrada, considerato “a richio” di possibili blitz. A presidiarlo un centinaio di carabinieri che però si dileguano pochi istanti prima dell’arrivo dei manifestanti. Non accade nulla
ore 17.12 In piazza, fianco a fianco, bandiere della pace e della Palestina. Presenti il movimento Cinquestelle, quello per l’Acqua bene comune, Emergency, Legambiente, Arci Striscione “Restiamo umani” dedicato dedicato a Vittorio Arrigoni. E poi tanti cattolici, tra cui “Noi siamo chiesa”
ore 17.05 Mentre la testa del corteo si avvicina, lentamente, alla piazza di fronte al Porto Antico, la coda deve ancora muoversi da Sampierdarena. E in molti stanno ancora arrivando
ore 17,01 Amarcord in corteo: spuntano magliette e uno striscione di Lotta Continua
ore 16.51 La presenza della polizia, al momento è molto discreta. Difficile scorgere uomini in divisa
ore 16.45 Nelle prime file il presidente del Comitato Centrale della Fiom, Giorgio Cremaschi. Il leader dei Cobas Piero Bernocchi: “Siamo trentamila”
ore 16.35 Davanti alle bandiere dei No Tav un simbolico “cordone” con Haidi e Carlo Giuliani, Enrica Bastesaghi, Fabio Guadagnucci e Armando Cestaro, il settantenne malmenato alla Diaz. Apre lo striscione: “Loro la crisi, noi la speranza”. In piazza anche tante famiglie con passeggini.
ore 16.20 Gli slogan. “Siamo tutti valsusini”, “Carlo Giuliani, uno di noi”. Agnoletto: “La migliore risposta a chi diceva che il movimento era morto. La Val Susa non è solo dire no al treno, ma è lo stesso no che dicevamo dieci anni a questo modello di sviluppo”. Dietro alle bandiere No Tav, quelle contro la privatizzazione dell’acqua
ore 16.15 Una prima tranche del corteo inizia a muoversi da Sampierdarena. In prima fila centinaia di bandiere del movimento “No Tav”
ore 16.10 – Enrica Bertesaghi, presidente comitato verità e giustizia per Genova: “Siamo in tanti, siamo felici, con voglia di cambiare. Sarà una grande manifestazione pacifica”
ore 16.05 – In corteo arriva Giuliano Giuliani, il padre di Carlo. La polizia intanto chiede a un’emtittente locale di interrompere la messa in onda di immagini di repertorio degli scontri del 2001, che ingenerebbero preoccupazioni e confusione.
ore 15.59 – Vittorio Agnoletto, ex portavoce del Genoa Social Forum del 2001, partecipa alla manifestazione. “E’ stata stabilita la verità sui fatti del 2001: è evidente che avevamo ragione noi. Oggi abbiamo la verità sulla Diaz e su Bolzaneto e io continuo a chiedere la verità sulla morte di Carlo”.
ore 15.55 – In piazza Montano arrivano un paio di camion carichi di potenti altoparlanti che diffondono una musica house.
ore 15.50 – Lungo il corteo i negozianti hanno abbassato le saracinesche: temono incidenti. Il percorso, lungo 4 chilometri, eviterà le zone considerate ‘sensibili’ per il loro valore simbolico o per la presenza di potenziali bersagli della contestazione violenta, come questura, prefettura, piazza Alimonda, dove nel 2001 un manifestante Carlo Giuliani, aveva perso la vita, la scuola Diaz, dove era avvenuta la sanguinosa irruzione della polizia.
ore 15.40 – Un posto di blocco della polizia è allestito all’uscita dell’autostrada Genova Ovest che porta in città verso piazza Montano, da dove partirà il corteo. All’esterno del casello sono state poste alcune camionette della polizia. Altri mezzi sono stati dislocati lungo il percorso del corteo che dal quartiere Sampierdarena arriverà a piazza Caricamento.
ore 15.38 – Paolo Ferrero, segretario Prc-FdS, a proposito del decennale del G8: “Oggi sarò a Genova alla manifestazione. Non si tratta di una celebrazione, ma di una manifestazione che segna la consapevolezza del fatto che quel movimento, che hanno provato a stroncare con la repressione, aveva e ha ragione”.
ore 15.36 – Sono numerosi gli striscioni e i cartelli contro l’impegno dell’Italia in guerra. “A tutte le persone uccise dalle armi italiane”, si legge su uno di questi, mentre in un altro è riportato lo slogan “restiamo umani” reso famoso da Vittorio Arrigoni, l’attivista italiano ucciso a Gaza lo scorso aprile.
ore 15.34 – Haidi Giuliani, la mamma di Carlo, il giovane ucciso nel corso delle manifestazioni di dieci anni fa, è tra i manifestanti: “Il G8 di Genova presenta ancora moltissimi punti oscuri, a cominciare dalle responsabilità politiche di quella gestione”.
ore 15.30 – Sono già qualche centinaio i manifestanti raccolti in piazza Montano, a Sampierdarena, per il corteo a dieci anni dal G8 del 2001. Un lungo applauso ha accolto un centinaio di giovani arrivati dalla Val di Susa. Sfileranno con le loro bandiere in testa alla manifestazione
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