Basta raduni neo-nazi nell’anniversario della morte. Le ceneri del delfino di Hitler finiranno in mare. essata dalla cittadinanza, la chiesa dov’era sepolto non ha rinnovato l’affitto
Basta raduni neo-nazi nell’anniversario della morte. Le ceneri del delfino di Hitler finiranno in mare. essata dalla cittadinanza, la chiesa dov’era sepolto non ha rinnovato l’affitto
La lapide di granito con su scritto “Io ho osato” ora non c´è più. I resti di Rudolph Hess sono spariti dal cimitero di Wunsiedel. Ora i cittadini di questo piccolo centro della Baviera smetteranno di preoccuparsi: è finito il pellegrinaggio continuo di inquietanti giovanotti con i capelli a zero e gli scarponi, è finita la passerella di saluti nazisti davanti alla sepoltura del delfino di Hitler, è finita l´eterna scaramuccia dei neonazisti con la polizia e con i giovani della sinistra. Basta.
Era dal 1987 che Wunsiedel rischiava di diventare il punto di riferimento per i nostalgici di mezza Europa. Quell´anno Hess, condannato all´ergastolo nel processo di Norimberga, si era tolto la vita a 93 anni nella fortezza di Spandau, a Berlino, il 17 agosto. Questa data in pochi anni era diventata un simbolo. In quel giorno le teste rasate si ritrovavano a sognare un nuovo Reich millenario e a salutarsi con il braccio teso fra gli alberi del camposanto bavarese, dove Hess e parenti avevano trovato sepoltura. L´appuntamento era diventato un´abitudine di massa negli anni successivi alla riunificazione tedesca: dopo la caduta del Muro, le delusioni della realtà occidentale avevano buttato centinaia di giovani fra le braccia di movimenti neonazisti. La necessità di trovare un punto di ritrovo con forti contenuti simbolici aveva spinto le camicie brune nella pacifica cittadina bavarese. A poco era servita la mobilitazione della cittadinanza: nel 2005 i locali erano riusciti a far vietare le cerimonie all´interno del luogo sacro, ma non le riunioni all´esterno. Ed era garantita persino la presenza di avvocati dell´estrema destra, per creare ostacoli legali alle misure della polizia contro l´uso dei simboli hitleriani, vietati dalla legge della Repubblica federale.
Ora però la chiesa evangelica della cittadina bavarese ha trovato un espediente per liberarsi di skinhead e radicali di destra: irritata dai raduni e pressata anche dalla comunità ebraica, si è fatta forte della scadenza del contratto di locazione e ha deciso di “sfrattare” gli ingombranti resti del gerarca hitleriano. All´inizio, racconta la Süddeutsche Zeitung, una nipote di Hess ha contestato la decisione, ma era la sola. Poi, sotto il peso simbolico della vicenda, la famiglia si è arresa. Hans-Jürgen Buchta, diacono di Wunsiedel, aiutato da sette assistenti, ha smantellato la sepoltura nella notte di martedì, fra le 4 e le 6, alla luce di un piccolo riflettore. Quel che resta del corpo sarà cremato, le ceneri verranno disperse in mare.
Hess, braccio destro di Hitler fin dai tempi del tentato putsch di Monaco del 1923, aveva aiutato il futuro Führer a scrivere Mein Kampf, il testo di riferimento del nazismo. Nel 1941, il gerarca era stato protagonista di un misterioso volo notturno in solitaria verso la Scozia, forse con l´incarico di aprire negoziati di pace con Londra. Ma il gerarca era stato consegnato a una cella: un arresto “anticipato” grazie al quale a Norimberga era stato condannato all´ergastolo e aveva scampato la pena di morte, comminata invece agli altri personaggi di spicco del Terzo Reich.
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