Truffa dei Parioli, nuovi sviluppi in manette l’ex terrorista nero Vito

Il militante dei Nar aveva investito nella società  di Lande 111 mila euro di provenienza illecita.   Provvedimento di custodia cautelare in carcere anche per il broker Roberto Torregiani 

Il militante dei Nar aveva investito nella società  di Lande 111 mila euro di provenienza illecita.   Provvedimento di custodia cautelare in carcere anche per il broker Roberto Torregiani 

ROMA – Nell´inchiesta della Procura di Roma sulla megatruffa dei Parioli ai danni di vip, calciatori, politici e personaggi della nobiltà romana finisce anche l´ex Nar Pier Francesco Vito. Dopo il coinvolgimento di clan della criminalità organizzata, i Piromalli e i Coppola, che avevano già visto indagato Gianfranco Lande, mente del raggiro, anche per riciclaggio, ieri la stessa accusa si è estesa al terrorista nero e al broker Roberto Torregiani, al quale Vito ha consegnato 111mila euro in contanti, in due tranche: il 30 gennaio 2007 50mila euro, il 4 febbraio 2008, 61mila. I provvedimenti arrivano all´indomani della decisione del gip di fissare il giudizio immediato per Lande ed i suoi nove complici nella stangata da 500 milioni di euro realizzata con i soldi di quasi 1700 clienti.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l´ex militante dei Nuclei armati rivoluzionari avrebbe aperto una posizione in Eim, società di Lande, intestandola alla madre, Dina Silvagni, come prestanome. Per gli inquirenti il denaro sarebbe frutto di attività illegali e sarebbe servito ad agevolare operazioni di riciclaggio. Dagli accertamenti finanziari eseguiti sui redditi di Dina Silvagni, anche lei indagata, e su Pier Francesco Vito, è emerso che i 111 mila euro non possono essere provento di attività professionale o di redditi di natura lecita. Il denaro investito, per il sostituto procuratore Luca Tescaroli e per l´aggiunto Nello Rossi, sarebbe frutto dell´attività di spaccio di sostanze stupefacenti, reato per il quale Vito fu arrestato a novembre dello scorso anno. Già processato per una serie di crimini commessi negli anni Ottanta per conto dei Nar e condannato a dieci anni di carcere, Vito era di nuovo finito in carcere nel 1998, per una rapina in banca con un conflitto a fuoco ingaggiato con la polizia a Roma.

0 comments

Leave a Reply

Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Sign In

Reset Your Password