Il ritorno dei corsari ecologici “Stavolta saremo imbattibili”

È pronta la nuova Rainbow Warrior di Greenpeace.   Un battello con una sala radio blindata che resiste all’assalto di Forze speciali Un capolavoro dei cantieri tedeschi Fassmer: avrà  vele, motore elettrico e anche diesel 

È pronta la nuova Rainbow Warrior di Greenpeace.   Un battello con una sala radio blindata che resiste all’assalto di Forze speciali Un capolavoro dei cantieri tedeschi Fassmer: avrà  vele, motore elettrico e anche diesel 

BERLINO – Tremate, voi massacratori di balene, tremate voi superpotenze vecchie e nuove bramose di testare le vostre bombe atomiche, tremate voi tutti nemici della natura e dell´ambiente: il Rainbow Warrior, il guerriero dell´arcobaleno, insomma la mitica nave con cui gli eco-corsari non violenti di Greenpeace vi hanno sempre sfidato spesso rischiando la morte, sta per tornare a solcare i mari. E questa volta sarà un nemico più insidioso, difficile a fermare: non più un peschereccio riadattato, ma un battello nuovo di zecca, ecologico ma anche ipertecnologico come una moderna nave da guerra. Costruito per non inquinare e con una sala radio per resistere almeno mezz´ora a ogni assalto di forze speciali.
«Non sarà solo la nostra nuova nave ammiraglia, è un battello modernissimo, pieno di tecnologie sofisticate, incarna i nostri valori e la nostra voglia di battersi per l´ambiente», ha detto ieri Mike Townsley, di Greenpeace international, presentando il Rainbow Warrior III pronto al varo. Lo stanno ultimando a Berne-Motzen, non lontano da Brema, gli operai del cantiere navale Fassmer. È un´azienda familiare, specializzata nella costruzione di navi ultraecologiche e postmoderne. «È un compito speciale lavorare per Greenpeace, ci ha causato un bel po´ di grattacapi e di emicranie», dice Uwe Lampe, capo dei progettisti del Rainbow Warrior III. «Abbiamo realizzato una nave che risponde a severissime norme ecologiche, di sicurezza e di livello tecnologico, fino all´obbligo di acquistare solo materiali prodotti in Europa secondo norme ecologiche: niente acciaio cinese o russo».
Rainbow Warrior III sarà appunto la terza nave ammiraglia nella storia delle flottiglie eco-corsare non violente di Greenpeace. La precedente non era più riparabile. Ma soprattutto, la memoria corre al primo Rainbow Warrior. Quello che nella calda estate del 1985 salpò verso l´Oceano Pacifico: obiettivo, protestare contro i test nucleari francesi in Polinesia. In piena guerra fredda, Parigi era testardamente decisa a modernizzare la Force de frappe, cioè le 300 e passa testate del suo arsenale strategico. Greenpeace lanciò in campo i suoi volontari a bordo di quel vecchio peschereccio. Sembrava un´avventura, finì in tragedia. Alle 23,50 del 10 luglio 1985, mentre l´equipaggio festeggiava il compleanno d´uno di loro, due violente esplosioni squarciarono lo scafo. Il fotografo Fernando Pereira, che accompagnava la spedizione, rimase ucciso.
Non fu un incidente. I sommozzatori commandos dei servizi segreti francesi erano passati all´azione. Guidati da una donna, il capitano Dominique Prieur, figlia d´un eroe della Resistance ucciso dai nazisti. Fu uno scandalo internazionale: il ministro della Difesa, Charles Hernu, amico del cuore dell´allora presidente François Mitterrand, dovette dimettersi, la vergogna dell´imboscata terroristica contro gli ecopacifisti macchiò l´immagine della Francia. Adesso, neutralizzare il nuovo Rainbow Warrior, danneggiarlo o anche inseguirlo e bloccarlo in mare sarà ben più difficile. Il capolavoro dei cantieri Fassmer, lungo 58 metri avrà le vele ma anche una propulsione ibrida: motore elettrico per la velocità di crociera a 10 nodi, e un diesel per accelerare fino a 15 nodi. Stazione di depurazione dell´acqua, impianto di riciclaggio dei rifiuti, e ogni altra moderna tecnologia, consentiranno ai 33 volontari previsti per ogni missione un´autonomia assoluta di viaggio e d´azione di almeno quattro settimane. Un elicottero potrà atterrare sul nuovo Rainbow Warrior, e l´arma segreta per informare il mondo delle malefatte dei nemici dell´ambiente sarà la sala radio: blindata, costruita in modo da resistere almeno mezz´ora ai commando di forze speciali. Lunedì la nave corsara dell´arcobaleno sarà varata, in ottobre entrerà in azione.

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