«Per non dimenticare», delegazione in Libano dal 13 al 18 settembre, anniversario della strage

SABRA E CHATILA. Eccoci anche quest’anno a pensare e programmare la nostra presenza in Libano il prossimo settembre nell’anniversario del massacro di Sabra e Chatila. Una iniziativa quanto mai irta di ostacoli e imprevisti, ma assolutamente necessaria e giusta. 

SABRA E CHATILA. Eccoci anche quest’anno a pensare e programmare la nostra presenza in Libano il prossimo settembre nell’anniversario del massacro di Sabra e Chatila. Una iniziativa quanto mai irta di ostacoli e imprevisti, ma assolutamente necessaria e giusta. 

Il tema del diritto al ritorno per il popolo di Palestina, infatti, sembra essere ignorato da troppi, dentro e fuori dal contesto arabo-mediorientale. Quegli uomini e quelle donne che oggi vivono in Libano, in Siria e Giordania, diventano così un problema da dimenticare, se possibile, ignorare o al massimo da sistemare con acrobazie diplomatiche.
L’ebraicizzazione di Israele – punta più alta dell’idea neocoloniale del sionismo – non può contemplare il diritto al ritorno dei non ebrei, dei palestinesi, anche se queste persone sono nate in quelle terre.
A questo scellerato contesto si aggiunge una fase particolare, viva e ricca di trasformazioni dentro la società palestinese. Il recente accordo fra Fatah e Hamas è sicuramente una positiva novità e, se avrà la possibilità di rafforzarsi e concretizzarsi, le ripercussioni si faranno sentire anche in Libano.
Compito degli amici della Palestina è¨ aiutare questo processo di unità. Noi del Comitato Per non dimenticare Sabra e Chatila cerchiamo di fare la nostra parte: da anni – da quando Stefano Chiarini ha iniziato questa straordinaria avventura – nei soggiorni in Libano insistiamo con i nostri amici palestinesi sul valore non astratto dell’unità. Ma quest’anno la nostra presenza in Libano incrocerà anche quel vento di proteste e ribellioni che da mesi soffia nel mondo arabo. Quanto succede in Egitto, Tunisia, Yemen, Bahrein non può non avere conseguenze sul popolo libanese e sulle sue dinamiche interne. In particolare dovremmo fare i conti con quanto accade in Siria.
Il viaggio avrà luogo dal 13 al 18 settembre 2011.

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