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“Meglio fare come l’Argentina niente soldi indietro ai creditori”

Il partigiano Glezos: è ora di salvaguardare la povera gente

Il partigiano Glezos: è ora di salvaguardare la povera gente

ATENE – «Salvare la Grecia? Facile. Basta fare come Ecuador e Argentina e smettere di ripagare i nostri debiti. Alla roulette dei mercati non deve perdere solo la povera gente».
Manolis Glezos – il primo partigiano d´Europa, l´uomo che il 30 maggio 1941 beffò i nazisti scalando l´Acropoli per ammainare la svastica – si muove ancora controtendenza. «I soldi ad Atene ci sono. Ma non si vedono. Sono quelli rubati con l´evasione fiscale e quelli mangiati dalla politica, dalla corruzione e da un esercito inutile che ci costa il doppio rispetto agli altri Paesi. Papandreou cambi rotta. Deve andare a caccia di questo tesoro e non darlo alle banche ma all´educazione e alla sanità». Gli aiuti degli organismi internazionali? «Ce li hanno dati nell´interesse dei loro istituti di credito. Dobbiamo restituire il denaro solo a chi lo merita. La gente l´ha capito e le dimostrazioni di questi giorni spazzeranno via il governo». La Germania è ancora nel mirino, come nel 1941. «Ci deve 120 miliardi, senza interessi, per i danni di guerra. Soldi che basterebbero a salvare il Paese». Lui, oggi scrittore e politico, è ancora in prima linea. Per conferma chiedere agli infermieri che lo scorso anno (all´alba degli 88 anni) l´hanno ricoverato in ospedale per intossicazione da lacrimogeni dopo alcuni scontri di piazza.

 

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