BERLINO – È stato condannato a cinque anni di carcere e subito rimesso in libertà John Demjanjuk, l’ex guardia ucraina delle SS del campo di concentramento di Sobibor, in Polonia, riconosciuto colpevole di complicità nell’assassinio di 27.900 ebrei tra il marzo e il settembre del 1943. Il tribunale di Monaco di Baviera ha sospeso l’attuazione della sentenza in attesa dell’appello presso la Corte di cassazione tenendo conto dei suoi 91 anni di età e del suo stato di salute.
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