Offensiva editoriale su Hessel

Dall’anonimato alla testa delle classifiche, l’ex partigiano ed ex diplomatico francese Stéphane Hessel (nella foto), alla non più tenera età  di 93 anni (è nato il 20 ottobre 1917), è diventato un autore conteso dagli editori, anche in Italia. Tutto è cominciato nell’autunno scorso con l’inaspettato trionfo del suo breve pamphlet Indignatevi!. Pubblicato con una piccola casa editrice di provincia, Indigène, il volumetto ha superato ormai i due milioni di copie vendute in tutto il mondo e anche in Italia, tradotto dall’editore Add, è da tempo ai primi posti nella graduatoria della saggistica. Così del successivo libro-intervista di Hessel con Gilles Vanderpooten, intitolato Impegnatevi! e pubblicato in Francia dalle Éditions de l’Aube, ha acquisito i diritti il gruppo Gems, che si appresta a pubblicarlo con il marchio Salani: giorno d’uscita è fissato il 19 di maggio. Da parte loro i giovani animatori di Add non sono rimasti inoperosi, perché nel frattempo si sono assicurati l’autobiografia di Hessel, Danse avec le siècle (letteralmente «Ballo con il secolo» ), pubblicata in Francia da Seuil nel 1997, che dovrebbe uscire nel prossimo novembre. Questo volume, di cui non è stato ancora deciso il titolo italiano, ha il pregio di una maggiore consistenza (Indignatevi! conta appena una sessantina di pagine, Impegnatevi! supera di poco il centinaio) e illustra il retroterra umano e culturale da cui promana l’impegno civile di Hessel. Quanto al merito delle tesi sostenute dal combattivo novantenne, che domenica sarà a Torino per «Biennale Democrazia» , alcuni le giudicano un banale compendio del populismo di sinistra «politicamente corretto» , senza contare le polemiche nate dalle posizioni anti-israeliane assunte da Hessel malgrado le sue origini ebraiche. Ma a far presa è soprattutto la personalità dell’autore. In Italia come in Francia.