Il terrorista Posada Carriles assolto in Texas

 Ci sono terroristi che sono criminali da perseguire con ogni mezzo e terroristi che sono «freedom fighters», che vanno perdonati e premiati. E gli Usa di Obama, alla fine, hanno perdonato e premiato il terrorista cubano Luis Posada Carriles. Venerdì un tribunale di El Paso, Texas, lo ha dichiarato «innocente» di tutte le 11 imputazione di cui doveva rispondere.

 Ci sono terroristi che sono criminali da perseguire con ogni mezzo e terroristi che sono «freedom fighters», che vanno perdonati e premiati. E gli Usa di Obama, alla fine, hanno perdonato e premiato il terrorista cubano Luis Posada Carriles. Venerdì un tribunale di El Paso, Texas, lo ha dichiarato «innocente» di tutte le 11 imputazione di cui doveva rispondere.

Fra cui spergiuro, frode, falso quando entrò clandestinamente negli Usa nel 2005 e nella richiesta di asilo politico e di cittadinanza. Ora il vecchio «freedom fighter», 83 anni, potrà vivere passeggiaretranquillo per la calle 8 diMiami in mezzo agli irriducibilidell’anti-castrismo che lo considerano un eroe.Le imputazioni da cui la corte texana lo ha liberato eranoin fin dei conti roba da poco. Il problema è che ne ha sulle spalle ben altre, che a molti sarebbero costati il carceree l’estradizione da un paese che ha fatto della «guerra alterrorismo» la sua bandiera. E che tiene in galera da più di10 anni i 5 agenti cubani infiltratisi a Miami in quegli stessi ambienti dell’anti-castrismo ultrà per denunciarne e prevenirne gli atti terroristi contro Cuba. Posada Carriles, nato a Cienfuegos nel 1928, nel ’60 scappò a Miami, fu addestrato ad azioni militar-terroriste dai servizi Usa, entrò nella Cia e per quasi mezzo secolo è stato in servizio permanente effettivo su tutto l’arco centro-americano. Nel ’78 fu arrestato in Venezuela (poi riuscì a evadere) per l’attentato contro un aereo civile cubano (morte le 73 persone a bordo); nel ’97 seminò di bombe gli hotel dell’Avana (fra le vittime l’italiano Fabio Di Celmo); nel 2000 a Panama fu arrestato (amnistiato nel 2004) mentre organizzava un attentato contro Fidel Castro. Forse non sarà «il Bin Laden dell’America latina», comel o chiamano a Cuba ma è un terrorista e un assassino. Gli Usa però hanno detto no alle richieste di estradizione di Venezuela e Cuba («potrebbe essere torturato»). 

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