Oggi oltre 40 piazze italiane, ma anche due all'estero, a Washington e Bruxelles, si riempiranno di lavoratori precari che sfileranno al grido di «il nostro tempo è adesso, la vita non aspetta». Roma sarà  l'epicentro dell'iniziativa per la “generazione mille euro” con una parata che sfilerà  fino al Colosseo. E gli organizzatori hanno bandito dalla manifestazione qualsiasi bandiera «che simboleggi un'appartenenza specifica». Hanno aderito molti esponenti della cultura, dell'economia e della scienza- da Franca Rame e Dario Fo a Margherita Hack, da Luciano Gallino a Silvia Avallone. ">

In tutta Italia la generazione dei 1000 Euro

TORINO – Oggi oltre 40 piazze italiane, ma anche due all’estero, a Washington e Bruxelles, si riempiranno di lavoratori precari che sfileranno al grido di «il nostro tempo è adesso, la vita non aspetta». Roma sarà  l’epicentro dell’iniziativa per la “generazione mille euro” con una parata che sfilerà  fino al Colosseo. E gli organizzatori hanno bandito dalla manifestazione qualsiasi bandiera «che simboleggi un’appartenenza specifica». Hanno aderito molti esponenti della cultura, dell’economia e della scienza- da Franca Rame e Dario Fo a Margherita Hack, da Luciano Gallino a Silvia Avallone.

TORINO – Oggi oltre 40 piazze italiane, ma anche due all’estero, a Washington e Bruxelles, si riempiranno di lavoratori precari che sfileranno al grido di «il nostro tempo è adesso, la vita non aspetta». Roma sarà  l’epicentro dell’iniziativa per la “generazione mille euro” con una parata che sfilerà  fino al Colosseo. E gli organizzatori hanno bandito dalla manifestazione qualsiasi bandiera «che simboleggi un’appartenenza specifica». Hanno aderito molti esponenti della cultura, dell’economia e della scienza- da Franca Rame e Dario Fo a Margherita Hack, da Luciano Gallino a Silvia Avallone.

Ma nella giornata di ieri agli organizzatori è giunta l’inattesa sponda della Cei. Angelo Bagnasco ha fatto sapere che «ci si augura che il precariato sia sempre una fase estremamente transitoria, il più possibile breve per poter diventare lavoro a tempo indeterminato e per dare anche la possibilità di un futuro». Un’attenzione che fa a pugni coil clima che si è respirato ieri al Campus Metis, dove le barzellette di Berlusconi hanno dovuto fare i conti con il gelo della platea di neolaureati. Duro il commento dei promotori della manifestazione: «davvero pensa il presidente del Consiglio che il Milan e i suoi successi personali siano da prendere ad esempio per i giovani italiani?». 

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