Lettera-bomba alla Swissnuclear, due impiegate ferite leggermente

Una lettera-bomba ha colpito ieri in Svizzera la sede della Federazione dei gestori d’energia nucleare, Swissnuclear, nel centro di Olten (cantone Soletta). L’attentato non è stato rivendicato.

Una lettera-bomba ha colpito ieri in Svizzera la sede della Federazione dei gestori d’energia nucleare, Swissnuclear, nel centro di Olten (cantone Soletta). L’attentato non è stato rivendicato. L’esplosione si è verificata verso le 8.15, quando una delle due collaboratrici rimaste ferite ha aperto la lettera-esplosiva. La donna ha riportato «ferite cutanee superficiali» alle braccia e al petto; la collega che le stava vicino ha lamentato problemi di udito. A poche centinaia di metri, davanti all’azienda elettrica svizzera Alpiq, una trentina di militanti di Greenpeace manifestavano contro il nucleare. L’organizzazione ecologista ha sospeso la manifestazione e in un comunicato per il «ritiro definitivo della richiesta di autorizzare la costruzione di nuove centrali nucleari in svizzera», ha sottolineato che «Greenpeace non ha niente a che vedere con questo attacco». Che è stato condannato anche dai Verdi. La Swissnuclear coordina e rappresenta gli interessi degli operatori delle centrali nucleare nella Confederazione e all’estero e gestisce quattro impianti (Alpiq, Axpo, Bkw e Fmb) che insieme forniscono il 40% dell’elettricità del Paese. Il palazzo dove si trova la sede dell’associazione ospita anche la banca Ubs, ma la lettera esplosa era chiaramente indirizzata alla Swissnuclear, ha detto il portavoce.

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