ROMA – Stefano Cucchi, il geometra 31enne morto il 22 ottobre del 2009, doveva essere tenuto lontano «da occhi indiscreti» per nascondere le botte perché «non c’era spazio a dubbi in ordine al fatto che fosse stato picchiato».
ROMA – Stefano Cucchi, il geometra 31enne morto il 22 ottobre del 2009, doveva essere tenuto lontano «da occhi indiscreti» per nascondere le botte perché «non c’era spazio a dubbi in ordine al fatto che fosse stato picchiato».
E per questo fu «internato» nel reparto protetto dell´ospedale Pertini. Con queste parole il gup del Tribunale di Roma, Rosalba Liso, ha motivato la condanna a due anni per il funzionario Prap, Claudio Marchiandi. Per la morte di Cucchi, avvenuta 6 giorni dopo il suo arresto, sono sotto processo sei medici, tre infermieri e tre guardie penitenziarie. «Ora non siamo più soli», ha detto la sorella di Stefano, Ilaria Cucchi.
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