“La nostra dignità  è quella del Paese”

La Finocchiaro a Repubblica Tv: la mobilitazione femminile è un grande fatto politico

La Finocchiaro a Repubblica Tv: la mobilitazione femminile è un grande fatto politico

ROMA – Berlusconi può cadere anche grazie alla dignità delle donne. Alla loro presa di coscienza. Anna Finocchiaro, presidente dei senatori Pd, a Repubblica Tv parla ovviamente di politica. Dunque delle 117 piazze che domenica saranno unite da un coro: “Se non ora, quando?”.

La mobilitazione cresce di giorno in giorno. 
«E´ un grande fatto politico. Per le dimensioni, per la sua natura spontanea, perché non ci sono patronati di partiti. In passato il movimento delle donne ha pagato le divisioni, oggi invece ciascuna firma l´appello dell´altra, prevale la necessità di fare massa critica».
Cosa vuol dire per l´Italia?
«La dignità delle donne corrisponde per una volta a quella del Paese. La loro identità, faticosamente costruita, le donne vogliono difenderla. Sono in fondo la parte più vivace della società, lo dimostra qualsiasi statistica su scuola e professioni. E´ per questo che un tale movimento può portare il presidente del Consiglio alle dimissioni».
Le donne del bunga bunga non sono libere di scegliere?
«Certo che sono libere. Così come qualsiasi donna adulta che voglia prostituirsi senza costrizioni. Il problema è la concezione che Berlusconi ha del mondo femminile: usate per proprio capriccio, le donne gli vengono procacciate, lui ne diventa l´utilizzatore finale e poi le destina a cariche pubbliche. Ho sempre pensato che le donne nelle istituzioni non possono che far bene, ma non se sono oggetto di mercato. Le nostre figlie hanno lavorato per veder riconosciute le loro capacità, non per essere selezionate. Non si tratta quindi di una rivendicazione di genere, per questo a manifestare saranno anche gli uomini». 
Intanto Berlusconi annuncia la “scossa” economica, oltre che il ritorno al processo breve. 
«Chiunque abbia conosciuto la natura del potere berlusconiano non può pensare che tutto finisca senza colpi di coda. La modifica dell´articolo 41 della Costituzione è solo uno show, i tempi sarebbero lunghissimi. In quanto al processo breve, l´opposizione sarà dura anche perché si possa tornare a cogliere il senso vero delle parole: processo breve non significa che la giustizia in Italia riprenderà a funzionare, bensì che il capo del governo non andrà a giudizio».
Il patto con la Lega ancora non si scioglie. Che fine farà il federalismo?
«La Lega tiene al laccio il premier e se lo porta in giro come un giocattolino. Ma sbaglia, non è con lui che può fare il federalismo, perché il premier e Tremonti hanno in testa un Paese in cui gli enti locali non contano niente e il potere rimane di poche persone, magari solo due. Per adesso Bossi sta cercando di raccogliere il maggior utile possibile prima delle elezioni, per poterlo spendere nei comizi. Non si arriverà alla fine della legislatura. Berlusconi è un uomo accerchiato».

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