Goodbye Lenin Putin va alla guerra contro il mausoleo

Un sito internet gestito dal partito del premier organizza un sondaggio per sfrattare la salma del leader comunista. I voti favorevoli sono il triplo di quelli contrari. E i nostalgici della Rivoluzione d’Ottobre protestano.  La nuova leadership russa vuole liberarsi di un passato ingombrante 

Un sito internet gestito dal partito del premier organizza un sondaggio per sfrattare la salma del leader comunista. I voti favorevoli sono il triplo di quelli contrari. E i nostalgici della Rivoluzione d’Ottobre protestano.  La nuova leadership russa vuole liberarsi di un passato ingombrante 

MOSCA. Da tempo è poco di più che un´attrazione per turisti, gli stessi che continuano a comprare souvenir finto antichi con tanto di bandiere rosse e falci e martello dorate. Ma il Mausoleo di Vladimir Ilic Lenin, così ingombrante e vistoso al centro della Piazza Rossa, rimane un chiodo fisso per il governo Putin che ancora una volta torna alla carica per rimuovere ogni traccia di un passato difficile da cancellare. Tentativi cauti con lo scopo chiaro di preparare lentamente l´opinione pubblica a una scelta ineluttabile. Come ormai accade a cadenza annuale, un deputato di Russia Unita, il partito del premier, chiede di trasferire la mummia del Padre della Rivoluzione nella tomba di famiglia di San Pietroburgo. Quest´anno è toccato a tale Vladimir Medinskij che si è preso, secondo copione, le indignate risposte del leader del partito comunista Zjuganov.
Ma questa volta Russia Unita si è spinta oltre. Ha inaugurato un sito internet dal nome evocativo, Goodbyelenin. ru, che si ispira al famoso film tedesco del 2003 sulla fine del comunismo. E nel quale si può votare la proposta di Medinskij (a patto di vivere in Russia o possedere un sistema operativo russo). Il risultato sta dando ragione a Putin, registrando già ieri pomeriggio oltre centocinquantamila Sì contro poco più di quarantamila No. Il governo ufficialmente fa sapere che non c´è alcun progetto a breve, ma la preoccupazione per i nostalgici cresce.
Anche perché la proposta di Medinskij rischia di convincere molti comunisti. Evitando di dilungarsi sulle vere ragioni politiche, o sugli anni del terrore rosso scatenato subito dopo la Rivoluzione, il deputato sostiene infatti che lo stesso Lenin avrebbe voluto una sistemazione diversa, più sobria e consona alla sua personalità. Tasto delicato che ha già creato altri mini-dibattiti tra gli stessi nostalgici. La decisione di imbalsamare con tecniche ancora segrete il corpo di Lenin fu presa direttamente da Stalin, che ci teneva ad accentuare il lato mistico della Rivoluzione. In seguito fu anche lui mummificato ed esposto al fianco di Lenin, dal 1953 fino alla destalinizzazione di Krusciov che nel 1964 lo fece trasferire in una tomba meno vistosa proprio a ridosso del mausoleo. Ma Lenin, come sostengono anche alcuni suoi eredi, non amava il culto della personalità tanto caro al suo successore, e soprattutto avrebbe scritto più volte di voler essere sepolto accanto alla madre.
La voglia di Putin di cancellare il passato ha già dato più di un segnale. Questa estate per la parata della Vittoria, che per la prima volta ha visto sfilare anche reparti americani e Alleati, tutti hanno notato come il mausoleo, usato per anni come tribuna della nomenklatura sovietica e post sovietica, fosse stato pudicamente coperto con una struttura a forma di bandiera russa, che ne occultava totalmente la presenza. Ma l´obiettivo finale è previsto per il 2012, anno delle elezioni presidenziali. L´inaugurazione di un cimitero degli eroi alle porte di Mosca dove trasferire gran parte delle salme attualmente distribuite tra la piazza Rossa e il monastero di Novodevici. Sarà allora che probabilmente Putin si deciderà a dare lo sfratto definitivo alla mummia più ingombrante di Russia.

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