Miccia corta, una fondamentale testimonianza sui cosiddetti anni di piombo, scritta da uno dei protagonisti di quel periodo
Una fondamentale testimonianza sui cosiddetti anni di piombo, scritta da uno dei protagonisti di quel periodo, tra i fondatori di Prima linea.
Segio ripercorre l’azione al carcere di Rovigo, da cui nel 1982 furono fatte evadere Susanna Ronconi, Marina Premoli, Loredana Biancamano e Federica Meroni. Rispetto alla prima edizione del 2005, il testo è stato ampliato e riordinato, con la significativa aggiunta di un’introduzione sulla nascita di Pl e un epilogo in cui si fa riferimento, tra le altre cose, all’attacco al carcere speciale di Fossombrone, mai andato oltre la fase progettuale. A quel punto, Segio valutava già la lotta armata come un’esperienza esaurita.
Tuttavia, dal suo punto di vista, la liberazione dei prigionieri restava una priorità, insieme al tentativo di aprire una trattativa politica con lo Stato. Da qui la scelta di uscire da Prima linea nel 1981 e concentrarsi unicamente sulle evasioni.
L’azione di Rovigo va letta in tal senso.
Ma, oltre al caso specifico, vengono raccontate le torture praticate dalla polizia sui militanti, il fenomeno del pentitismo, gli omicidi in carcere, le differenze tra Pl e le Brigate rosse. Un’opera intensa e sincera, che catapulta il lettore nel clima di quegli anni. (I. Adami)
MICCIA CORTA
Sergio Segio,
Milieu, 238 pagg., 14,90 euro
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