“Mea culpa” della Russia sull’eccidio di Katyn

MOSCA – Fu ordinato da Josif Stalin il massacro di 22 mila ufficiali polacchi a Katyn, nel 1940. La responsabilità  del dittatore sovietico era da tempo una certezza degli storici, ma ieri lo ha ammesso anche la Duma, la camera bassa del Parlamento russo.

MOSCA – Fu ordinato da Josif Stalin il massacro di 22 mila ufficiali polacchi a Katyn, nel 1940. La responsabilità  del dittatore sovietico era da tempo una certezza degli storici, ma ieri lo ha ammesso anche la Duma, la camera bassa del Parlamento russo. La prima ammissione ufficiale e senza equivoci delle responsabilità sovietiche è un altro passo di riavvicinamento della Russia alla Polonia, per fare i conti con il passato e chiudere una delle pagine più dolorose del Novecento. La dichiarazione della Duma, approvata con 352 voti a favore e 57 contrari, rovescia la linea mantenuta per decenni dalla propaganda sovietica, che attribuiva la responsabilità dell´eccidio ai nazisti. Il massacro avvenne tra i mesi di aprile e maggio del 1940, dopo che Mosca ordinò di eliminare molti tra i prigionieri polacchi (militari ma anche civili) catturati durante l´invasione sovietica dell´anno precedente. Le fosse comuni furono scoperte nel 1943

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