“Aiuti statali al Lingotto quasi 8 miliardi in 30 anni”

ROMA – Lo Stato italiano ha speso poco meno di otto miliardi di euro negli ultimi 30 anni per aiutare la Fiat a superare i momenti di crisi (7,6 per essere esatti). Aiuti di Stato, pagati dunque dai contribuenti, che hanno toccato la punta massima negli anni ‘80. Anni di ristrutturazione del settore durante i quali la casa torinese ha incassato la fetta più grande (oltre 5,1 miliardi).

ROMA – Lo Stato italiano ha speso poco meno di otto miliardi di euro negli ultimi 30 anni per aiutare la Fiat a superare i momenti di crisi (7,6 per essere esatti). Aiuti di Stato, pagati dunque dai contribuenti, che hanno toccato la punta massima negli anni ‘80. Anni di ristrutturazione del settore durante i quali la casa torinese ha incassato la fetta più grande (oltre 5,1 miliardi). A fare i conti in tasca al Lingotto sono gli artigiani e i piccoli imprenditori della Cgia di Mestre. «Una cifra importante», ha sottolineato il segretario della Cgia, Bortolussi, che ha definito «quantomeno ingenerose» le dichiarazioni dell´ad del Lingotto, Marchionne, a Che tempo che fa. Lo Stato è intervenuto per la realizzazione degli impianti di Melfi e Pratola Serra, sottolinea la Cgia, con un importo pari a 1,279 miliardi. «Di tutto rispetto anche il costo per le casse pubbliche» delle ristrutturazioni di Melfi (altri 150 milioni) e Foggia (121,7). Gli incentivi per la rottamazione sono costati 465 milioni (andati a favore però di tutte le case automobilistiche). Ultimo capitolo quello degli ammortizzatori sociali: un costo però per gran parte a carico del Lingotto e dei suoi dipendenti. Tra il 1991 e il 2002 la spesa è stata pari a 1,15 miliardi di euro.

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