GRECIA Il poliziotto sparò e uccise il quindicenne il 6 dicembre 2008
GRECIA Il poliziotto sparò e uccise il quindicenne il 6 dicembre 2008
ATENE. E rgastolo per Epaminondas Korkoneas, il poliziotto di 38 anni che, il 6 dicembre 2008, uccise il 15enne Alexis Grigoropoulos, raggiunto da un colpo sparato nel quartiere ateniese di Exarchia. La morte del ragazzo aveva scatenato una serie di violente proteste che durarono settimane, accelerando la caduta del governo di centro-destra di Kostas Karamanlis dieci mesi dopo. Dieci anni per il secondo poliziotto a giudizio, Vassilis Saraliotis di 32 anni.
Il processo durato 9 mesi, si é svolto, «per motivi di sicurezza», ad Amfissa, città a 150 km da Atene. Lontano dai media, dal pubblico e dai testimon. La madre di Alexis, Gina, aveva inutilmente rivolto un appello al premier socialista Jorgos Papandreou e al ministro della giustizia, Charis Castanidis, per chiedere di riportare ad Atene il processo.
In giugno i due agenti, dopo i 18 mesi previsti dalla legge greca, sono stati rimessi in libertá per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva, provocando forti reazioni. Il processo ha avuto un andamento strano. Testimoni-chiave che non sono apparsi, altre testimonianze ambigue. La difesa ha sostenuto che «l’agente ha sparato alcuni colpi in aria per rispondere alla provocazione di un gruppo di giovani», ma il medico legale, ha rivelato che il colpo di pistola al torace, letale per Alexis, era partito da un’arma puntata ad altezza d’ uomo, mentre altri testimoni hanno escluso anche qualsiasi provocazione da parte del ragazzo.
Alla fine ieri il tribunale, 4 voti contro 3, ha riconosciuto Korkoneas colpevole di «omicidio doloso» senza attenuanti, accogliendo la tesi dell’accusa. Attenuanti generiche per il secondo poliziotto.
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