Tsipras a Roma unisce per un giorno la sinistra radicale

ROMA — Entra dentro il Teatro Valle occupato e, dice, si sente a casa. Basterà contare gli applausi della platea per dargli ragione: Alexis Tsipras ieri pomeriggio ha detto tutto quello che il pubblico voleva sentirsi dire.

ROMA — Entra dentro il Teatro Valle occupato e, dice, si sente a casa. Basterà contare gli applausi della platea per dargli ragione: Alexis Tsipras ieri pomeriggio ha detto tutto quello che il pubblico voleva sentirsi dire.

La giovane stella della sinistra radicale greca è arrivata nel posto giusto.
Tsipras è sbarcato a Roma per unire la sinistra radicale europea. Primo obiettivo: fare una lista unitaria per le prossime elezioni del 25 maggio. Lo hanno appoggiato in sei: Paolo Flores D’Arcais, Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Marco Ravelli, Luciano Gallino, Guido Viale. Sarà lui il prossimo candidato alla Commissione Europea.
«Io ho guardato sempre alla sinistra italiana perché la sua storia è stata un grande laboratorio da imitare… », dice il leader che alle ultime elezioni greche con la sua Syriza ha sfiorato lo scranno del governo. E nelle prime file si sentono borbottii di scetticismo. «Davvero imita la sinistra italiana?». E come li avesse sentiti, Tsipras tranquillizza: lui si riferiva a Palmiro Togliatti, a Enrico Berlinguer. Il pubblico tira un sospiro di sollievo.
Ci sono i tanti delusi di tante sinistre, in platea. C’è Vittorio Agnoletto, Furio Colombo, Stefano Rodotà, Paolo Cento, Luciana Castellina, Paolo Ferrero. Tsipras trova parole tranquillizzanti anche per loro. Dando bordate alle due stelle più popolari in Italia. Matteo Renzi? «Non basta essere giovani per fare qualcosa di buono». Beppe Grillo? «Bisogna fagli i complimenti per gli ottimi risultati raggiunti, ma non si governa dicendo sempre no». Lui vuole governare rimanendo dentro l’Europa ma cambiando profondamente il suo aspetto neoliberista e cacciando Angela Merkel. Tsipras galvanizza la platea e tra un applauso e l’altro dispensa il suo consiglio più prezioso. «Per vincere dovete rimanere uniti e mettervi un obiettivo alto: dovete vincere perché chi è meglio di voi in Italia?».
Alessandra Arachi

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