">

La poesia di Impastato diventa uno spot di occhiali L’ira del fratello: offensivo

L’inno alla bellezza. “Lui era contro il consumismo”
L’inno alla bellezza. “Lui era contro il consumismo”

PALERMO — Diventa un caso lo spot della “Glassing”, che ha scelto le parole di Peppino Impastato sulla bellezza per pubblicizzare una nuova linea di occhiali. «Quel video è offensivo», dice Giovanni Impastato, il fratello del militante antimafia assassinato da Cosa nostra il 9 maggio 1978: «Peppino non può essere utilizzato per una pubblicità, come testimonial che invita ad acquistare qualcosa. Lui era contro il consumismo, l’avrei detto chiaramente agli autori di questa iniziativa se mi avessero contattato». La famiglia Impastato ha già dato mandato all’avvocato Vincenzo Gervasi di chiedere il ritiro dello spot.
«Siamo pronti a tutte le azioni — insiste Giovani Impastato — quella pubblicità offende il concetto di bellezza che Peppino voleva esprimere quando faceva le sue battaglie contro la speculazione edilizia che stava distruggendo il suo paese, Cinisi».
Anche il popolo del Web insorge contro la pubblicità della “Glassing”. Da Facebook a Twitter, si moltiplicano i post in difesa della memoria di Impastato. Ma, intanto, lo spot continua a girare sui principali network televisivi. In una sequenza di 31 secondi, un attore recita: «Se si insegnasse la bellezza alla gente la si fornirebbe di un’arma contro la paura, l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi ci si abitua, ogni cosa pare che debba essere così da sempre e per sempre ». L’inquadratura cambia, e l’attore incalza con le parole di Peppino Impastato: «Insegnamo la bellezza alla gente. Così non avremo più abitudine, rassegnazione, ma curiosità, stupore ». È a questo punto che lo spot rivela il nome di chi ha pronunciato parole così intense: «Da un’esortazione alla bellezza di Peppino Impastato», annuncia una didascalia. Mentre una voce lancia lo slogan della “Glassing”: «Non è importante quello che vedi, ma come lo vedi». E l’attore che recitava Impastato indossa l’ultimo modello di occhiali della casa.
«Dico no a questo spot, e vorrei che si aprisse un dibattito». Il fratello di Peppino lancia un appello: «In questi ultimi tempi, in troppi vogliono mettersi al petto la coccarda dell’antimafia. Per ripulirsi l’immagine, per fare carriera, o anche per arricchirsi ».
Dalla “Glassing”, al momento, non replicano alla presa di posizione della famiglia Impastato. L’azienda di Merone (Como) fa capo a tre intraprendenti giovani imprenditori: Alessandro Forte, Matteo Maragnano e Stefano Ottone. Nel 2005 hanno iniziato raccogliendo occhiali vintage in un negozio di Ibiza, poi hanno aperto a Madrid. Nel 2008, nasce la prima collezione “Glassing”, assieme a un’inedita rete commerciale fatta di distributori automatici piazzati davanti a discoteche e pub.
Dice Giovanni Impastato: «La bellezza a cui pensava Peppino era fatta di spontaneità e non di marketing. Era impegno civile e non mercificazione. Per questo la famiglia Impastato ha deciso di donare la casa di Peppino alla società civile, quella casa è oggi patrimonio di tutti. Peppino è di tutti, nessuno può appropriarsi del suo nome».

0 comments

Leave a Reply

Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Sign In

Reset Your Password