Notarnicola, la Cavallerizza e le chiacchiere da Palazzo

Rispetto alla presenza di Sante Notarnicola al Festival di Infoaut non crediamo ci sia molto di più da dire se non che siamo orgogliosi del documentario che verrà presentato venerdì 16 ottobre alla Cavallerizza sulla rivolta di Piazza Statuto del 1962

Ognuno fa quel può per provare a giustificare ai cittadini le migliaia di euro che ogni mese si mette in tasca per occupare una poltrona in consiglio comunale in una città come Torino, così fa anche Maurizio Marrone capogruppo per Fratelli d’Italia.

Capita altresì che quando una città come la nostra viene attraversata da una profonda crisi economica ed una lacerazione del rapporto di fiducia tra popolazione ed istituzioni, si cerchino campagne ad alta visibilità mediatica o provocazioni più o meno articolate a danno di altri soggetti cittadini per far sapere ai più che si è presenti.

Se poi questi altri soggetti sono quelli che stanno dall’altra parte della barricata, cioè coloro che si battono per modificare il presente e combattere le sue ingiustizie, ecco che lo sproloquio tende a rimarcare ancora di più le differenza: tra chi decide con il portafogli gonfio di lauti stipendi, rimborsi, gettoni presenze ecc…e chi secondo loro dovrebbe ubbidire e subire.

Rispetto alla presenza di Sante Notarnicola al Festival di Infoaut non crediamo ci sia molto di più da dire se non che siamo orgogliosi del documentario che verrà presentato venerdì 16 ottobre alla Cavallerizza sulla rivolta di Piazza Statuto del 1962.

Tale rivolta fu un episodio chiave di quegli anni e segnò profondamente la storia dei movimenti italiani nei tempi a seguire. Quelle giornate, per noi solo raccontate o impresse su fotografie e video, ce le racconterà Sante Notarnicola che le ha vissute in prima persona.

Ci spiegherà altresì perché quelle calde giornate di luglio furono così importante per migliaia di giovani che in seguito coltivarono percorsi di lotta, perché divenne “la tappa di un nuovo percorso”.

Potremmo affermare che la storia di una città non si ricostruisce a suon di limitazioni della prospettiva e del racconto, ma ascoltando anzitutto i punti di vista che la storia ufficiale ha marginalizzato, anche quando spiazzanti o scomodi (per alcuni).

Potremmo anche elencare l‘opera letteraria e poetica di Sante, oppure raccontare tutte le lotte da lui portate avanti duranti gli anni della detenzione per migliorare le condizioni di vita nella carceri, nel rispetto dei diritti e della dignità dell’uomo.

Ma non crediamo che sia questo ciò che serve, quanto piuttosto riconoscere le cose per quel che sono: un po’ di pubblicità per chi non ha nient’altro da dire e un po’ di sano sciacallaggio da parte dei soliti quotidiani locali.

Venerdì presso la Cavallerizza Reale inizierà l’Infoaut Fest, una tre giorni di dibattiti, proiezioni, concerti e mostre. Tutto il resto è chiacchiera da Palazzo.

EVENTO FB: https://www.facebook.com/events/729254167186928/

 

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