Bolivia, a capo delle Forze armate la figlia dell’ufficiale che catturò Che Guevara

Quasi mezzo secolo dopo, la figlia dell’ufficiale che catturò il Che, Gina Reque Terán, è diven­tata la prima donna a capo delle Forze armate della Bolivia

Il cognome Reque Terán, in Boli­via, non sarà più ricor­dato con disgu­sto dalla sini­stra boli­viana, com’è stato dal 1967. Allora, il coman­dante Luis Reque Terán diresse la cat­tura del guer­ri­gliero più cele­bre in Ame­rica latina, Erne­sto “Che” Gue­vara. Quasi mezzo secolo dopo, la figlia dell’ufficiale boli­viano, Gina Reque Terán è diven­tata la prima donna a capo delle Forze armate della Bolivia.

A marzo scorso, il pre­si­dente Evo Mora­les le ha dato l’incarico, ma la noti­zia ha inte­res­sato i media inter­na­zio­nali in occa­sione del VII Ver­tice delle Ame­ri­che, a cui Mora­les par­te­cipa anche per por­tare all’attenzione del sum­mit la que­stione dell’accesso al mare — richie­sta sto­rica nei con­fronti del Cile e non ancora risolta. Mora­les ha già espresso il suo parere sulla prin­ci­pale que­stione spi­nosa in campo a Panama — le san­zioni Usa al Vene­zuela — riba­dendo il suo rifiuto per le «pre­tese ege­mo­ni­che dell’imperialismo» e il suo paese appog­gerà la pro­po­sta della Una­sur di chie­dere agli Usa il ritiro delle basi mili­tari dal continente.

In Ame­rica latina, le donne costi­tui­scono il 4% della forza mili­tare. Prima di Reque Terán le donne hanno diretto le forze armate in Vene­zuela, men­tre il Cile (in tutt’altra com­po­si­zione e spi­rito) negli anni ’90 ha avuto una gene­rale della poli­zia mili­tare. Reque è stata però una delle prime lati­noa­me­ri­cane a entrare nell’Accademia militare.

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