LUCA ‘O Zulù, il cantante-rapper dei 99 Posse, e Marco Pezzotto, il motore elettronico della band napoletana, difendono la loro scelta.
Avete usato quella frase: più bastoni, meno tastiere. Un incitamento alla violenza.
LUCA ‘O Zulù, il cantante-rapper dei 99 Posse, e Marco Pezzotto, il motore elettronico della band napoletana, difendono la loro scelta.
Avete usato quella frase: più bastoni, meno tastiere. Un incitamento alla violenza.
«Noi non siamo per la violenza, siamo per il diritto alla difesa nei cortei, per l’autodifesa dalle violenze arbitrarie della polizia. Sul nostro profilo facebook c’era la foto del corteo di Cremona organizzato in seguito ad un attacco squadrista di 60 fascisti al centro sociale “Dordoni”, dove un compagno è stato massacrato e ha quasi sicuramente perso l’uso di un occhio: quattro dei suoi aggressori di Casa Pound sono perseguiti solo per rissa e non, come polizia e magistratura dovrebbero fare, per aggressione».
La manifestazione ha messo a ferro e fuoco molte vie della città.
«A Cremona non è stata sfasciata una città, sono state rotte due vetrine di banche: dopo dieci anni di aggressioni fasciste è stata fatta una manifestazione di autodifesa contro le cose, non contro le persone. Ma la verità è che tutto questo non sarebbe successo se fossero stati seguiti i dettami della Costituzione italiana che vietano il riformarsi di un’organizzazione fascista, mentre tutti hanno sempre chiuso un occhio e hanno fatto proliferare chi come Casa Pound accoltella e spranga il diverso, il nero, il gay, il comunista ».
I manifestanti sono accusati di aver attaccato il comando dei vigili urbani.
«Nel momento in cui sei in corteo e dal Comando dei vigili ti caricano sparandoti in testa i lacrimogeni dal secondo piano è normale che la situazione possa sfuggire di mano. A Cremona l’obiettivo era assaltare la sede di Casa Pound, che andrebbe chiusa perché lo dice la Costituzione, non perché lo chiedono i 99 Posse».
Una manifestazione pacifica non sarebbe la risposta più forte?
«C’è la necessità di mandare dei segnali di difesa all’estrema destra che si riorganizza e aggredisce impunemente. Se questi segnali non vengono dati dalla polizia e dalla magistratura, allora li deve dare la società civile. In dieci anni Casa Pound ha fatto centinaia di aggressioni con accoltellamenti, due ragazzi dei Centri sociali sono stati uccisi: Davide “Dax” Cesare a Milano e Renato Biagetti a Roma. Dopo quei fatti ci sono state manifestazioni non-violente ma non ne ha parlato nessuno e i fascisti sono ancora là a picchiare e aggredire chi vedono diverso. Se il problema sono le due vetrine rotte, il Comune di Roma mettesse in vendita la palazzina da milioni di euro che ha concesso a Casa Pound e la desse alle banche per risarcirle».
Casa Pound nega di essere un’organizzazione fascista.
«Si definiscono fascisti del terzo millennio. Se in Germania qualcuno si definisse nazista del terzo millennio gli chiuderebbero le sedi e i capi finirebbero in galera. Noi seguiamo le parole di Sandro Pertini che diceva che il fascismo va combattuto con tutti i mezzi senza porsi il problema di ciò che è legale o illegale».
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