Set Up. La fiera indipendente di Bologna, alla sua seconda edizione, consolida il suo successo e vede gli universitari acquistare le opere, grazie a prezzi che partono dai cento euro e arrivano fino ai cinquemila
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Street art per studenti collezionisti

Set Up. La fiera indipendente di Bologna, alla sua seconda edizione, consolida il suo successo e vede gli universitari acquistare le opere, grazie a prezzi che partono dai cento euro e arrivano fino ai cinquemila

Set Up. La fiera indipendente di Bologna, alla sua seconda edizione, consolida il suo successo e vede gli universitari acquistare le opere, grazie a prezzi che partono dai cento euro e arrivano fino ai cinquemila

Sem­brava una sem­plice impres­sione matu­rata cam­mi­nando fra gli stand delle gal­le­rie pre­senti alla seconda edi­zione di SetUp, fiera di arte con­tem­po­ra­nea indi­pen­dente che ha chiuso i bat­tenti dome­nica scorsa a Bolo­gna. Si è rive­lata invece una vera ten­denza sia per le opere alter­na­tive che per quelle che rien­trano nel cir­cuito più tra­di­zio­nale. Forse com­plice la crisi eco­no­mica o meglio la capa­cità degli arti­sti di ade­guarsi tro­vando e spe­ri­men­tando lin­guaggi diversi che pos­sano incon­trare l’interesse dei com­pra­tori. Tutto que­sto ha avuto la con­ferma nelle ven­dite e i premi andati all’illustrazione, la gra­fica e la street art, che hanno otte­nuto un note­vole suc­cesso alla mani­fe­sta­zione. Due­mi­la­due­cento metri qua­drati all’interno degli spazi dell’Autostazione di Bolo­gna, ter­mi­nal fra i più impor­tanti in Ita­lia per traf­fico di mezzi e pas­seg­geri, in cui l’arte ha dato bella mostra di sé. Un occhio di riguardo SetUp lo riserva ai gio­vani crea­tivi sotto i tren­ta­cin­que anni, ma anche alle gal­le­rie, que­sto anno ven­ti­sei pro­ve­nienti da tutta Ita­lia oltre a due tede­sche e una cipriota, che si distin­guono per ori­gi­na­lità e corag­gio nella sele­zione degli arti­sti, cen­to­qua­ran­ta­cin­que in totale, e ai cura­tori capaci di osare. Oltre ad alcuni pro­getti spe­ciali fra cui quello di Ryan Men­doza. In que­sti due anni la ker­messe si è inse­rita in un cir­cuito inter­na­zio­nale di fiere di set­tore riu­scendo a richia­mare anche molti visi­ta­tori e com­pra­tori stra­nieri, soprat­tutto tede­schi e spa­gnoli. Inco­rag­gianti i dati emersi a mani­fe­sta­zione con­clusa, le opere ven­dute durante le intense gior­nate bolo­gnesi sono state cen­to­ven­ti­cin­que per un totale di circa 164.750 euro, facendo regi­strare un aumento di oltre ses­san­ta­due­mila euro rispetto allo scorso anno. I prezzi delle opere oscil­la­vano da un minimo di 100, lo scatto della BI-BOx Art Space, a un mas­simo di cin­que­mila euro, l’opera di Phi­lip­pos Vas­si­lia­des della gal­le­ria cipriota Stoa Aeschy­lou Art Cen­ter. Il dato forse più sor­pren­dente è che a com­prare, soprat­tutto le opere più eco­no­mi­che, sono stati gio­vani fra i ven­ti­cin­que e i ven­totto anni. Pre­va­len­te­mente stu­denti uni­ver­si­tari, che hanno inve­stito in opere alla loro por­tata, sov­ver­tendo la con­vin­zione che il col­le­zio­ni­smo sia pre­ro­ga­tiva solo di pochi benestanti.

Molto entu­sia­smo hanno riscosso l’illustrazione e la street art, la gal­le­ria D406 di Modena è quella che ha ven­duto di più, oltre ad esser stata pre­miata per il miglior pro­getto cura­to­riale, andato ad Elena Tonelli, per un’installazione di dise­gni in bianco e nero su carta di tren­ta­due arti­sti inter­na­zio­nali con un focus su Eri­cail­cane, street artist ita­liano di fama mon­diale. Ad aggiu­di­carsi il pre­mio Casa Falconieri/Big Bilbao/SetUp, novità della seconda edi­zione, Moisi Guga, del col­let­tivo Prin­tA­boutMe di Torino. Il pre­mio Talent Scout, finan­ziato da La Moli­sana, spon­sor di que­sto anno, è stato asse­gnato a Opiemme, della gal­le­ria Bi-BOx Art Space di Biella. Il suo lavoro è stato defi­nito un con­nu­bio riu­scito fra poe­sia e arte urbana, i suoi inter­venti sui muri di varie città ita­liane, da nord a sud, rimanda spesso a una gra­fica d’impronta futu­ri­sta con let­tere che sem­brano sci­vo­lare e scom­porsi. Col­lage rea­liz­zati con pagine di gior­nali, parole sghembe e cadenti sono fra le sue cifre sti­li­sti­che. Infine il miglior arti­sta under 35: Cri­stiano Tas­si­nari, Gal­le­ria Van Der di Torino, con Strange attrac­tors, stampa digi­tale su carta. L’arte emer­gente ha susci­tato inte­resse anche nel pub­blico, SetUp ha regi­strato in quat­tro giorni quasi die­ci­mila presenze.

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