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Ilaria Cucchi accusata di diffamazione “Cerco la verità, non mi fermerò mai”

A denunciarla il Coisp, per “vilipendio dell’immagine della polizia”
A denunciarla il Coisp, per “vilipendio dell’immagine della polizia”

ROMA — Dopo la morte del fratello, dopo una sentenza di assoluzione degli agenti penitenziari che lei non ha mai accettato, dopo le tante polemiche adesso Ilaria Cucchi deve affrontare anche l’accusa di diffamazione. La sorella di Stefano, morto nel 2009 in ospedale durante la custodia cautelare, è stata denunciata dal Coisp, il sindacato dei poliziotti, per «vilipendio dell’immagine della Polizia di stato». E con la stessa accusa sono indagate anche Lucia Uva, sorella di Giuseppe, deceduto nel 2008 dopo essere stato fermato dai carabinieri e Domenica Ferrulli, figlia di Michele, morto nel 2011 mentre quattro agenti lo stavano arrestando.
A denunciarle è stato Franco Maccari, segretario generale del Coisp, lo stesso sindacato che si rese protagonista di una manifestazione quantomeno discutibile in favore dei quattro agenti condannati nel caso Aldrovandi, proprio sotto gli uffici del comune di Ferrara dove lavora la mamma del ragazzo, Patrizia Moretti. «Credo che la motivazione della querela — spiega Fabio Anselmo, avvocato delle tre donne — possa essere legata proprio alle parole di solidarietà pronunciate in quell’occasione nei confronti della signora Moretti». La querela di Maccari è stata depositata alla procura di Roma pochi giorni dopo la sentenza di assoluzione degli agenti penitenziari coinvolti nel caso Cucchi.
«Ebbene sì — scrive la Cucchi sul suo blog sull’ Huffington Post — sono indagata per aver reclamato verità e giustizia per la morte di Federico, di Michele, di Giuseppe, di Dino e di tanti altri morti di stato. Sono indagata per essermi ribellata alla mistificazione ed alle infamanti menzogne sulla morte di mio fratello. Io non mi fermerò, mai. Non avrò pace fino a quando non avrò ottenuto giustizia. Io voglio confessare tutto, ogni cosa. Queste morti offendono la polizia, questo è sicuro. Offendono lo stato. Questo è altrettanto sicuro. Offendono tutti».
«Maccari sta querelando tutti — si legge in un post su Facebook lasciato da Patrizia Moretti — ci sono due alternative: o è l’uomo più diffamato del mondo, oppure ha un capitale notevole da spendere in avvocati. Non mi meraviglio della potenza economica della categoria da quando gli uccisori di mio figlio si fecero rappresentare dallo Studio Niccolò Ghedini».

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