ROMA — Con un iter lampo, durato poche ore, la commissione Giustizia del Senato ha approvato a larghissima maggioranza un brevissimo disegno di legge che istituisce il reato di negazionismo.
ROMA — Con un iter lampo, durato poche ore, la commissione Giustizia del Senato ha approvato a larghissima maggioranza un brevissimo disegno di legge che istituisce il reato di negazionismo.
Una nuova fattispecie, spiega il presidente della commissione Francesco Nitto Palma (Pdl), che potrà essere introdotta nell’articolo 414 del codice penale (ultimo comma), che già prevede il reato di apologia, punibile con la reclusione da uno a cinque anni. Il testo — che ora passa all’esame dell’aula — è praticamente passato all’unanimità in commissione Giustizia del Senato. Hanno votato contro solo Carlo Giovanardi (Pdl) ed Enrico Buemi (Psi). Per il capogruppo del Pdl Renato Schifani, l’approvazione in commissione di questo testo «è un risultato di grande valore per il nostro Paese. Tanto più importante perché arriva alla vigilia di una giornata di enorme significato per le vittime della ferocia nazista. Da oggi in poi sarà impossibile negare l’evidenza di una tragedia che ha segnato drammaticamente il secolo scorso». Anche il Pd, con la senatrice Monica Cirinnà, esprime soddisfazione per questo primo risultato raggiunto: «L’approvazione del testo sarà una risposta definitiva anche a quanto contenuto nel testamento di Priebke che negherebbe l’esistenza delle camere a gas nei campi di concentramento. Un atteggiamento odioso che ora diventa una preciso reato».
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