Lo rivelano gli “Spy Files 3” di WikiLeaks. Domani sull’Espresso
Lo rivelano gli “Spy Files 3” di WikiLeaks. Domani sull’Espresso
JULIAN Assange torna a colpire rilasciando gli “SpyFiles3”: 284 documenti aziendali confidenziali sull’industria della sorveglianza, che
Repubblica e l’Espresso pubblicano in esclusiva per l’Italia. Prezziari, contratti e cataloghi dei prodotti commercializzati da aziende con sedi in tutto il mondo: dall’America alla Russia a Milano. I file sono consultabili sul sito di WikiLeaks e permettono di documentare gli affari di un’industria, «su cui il controllo dell’opinione pubblica è veramente limitato e le leggi sono assenti», denuncia Assange. I documenti che più colpiscono sono quelli sulla localizzazione di alcuni manager delle stesse aziende. A quanto pare, WikiLeaks è riuscita a sorvegliare i sorveglianti, tracciandone ogni dodici ore gli spostamenti in giro per il mondo, per cercare di capire con quali paesi fanno affari. Molte di queste aziende, infatti, vendono il loro software e hardware a regimi brutali, che li usano per controllare dissidenti e giornalisti. Tra le aziende finite al centro delle polemiche c’è l’italiana “Hacking Team” di Milano. Nei file di WikiLeaks risultano tracciati anche due manager della Hacking Team. Interpellata da
l’Espresso, l’azienda non ha voluto né smentire né confermare i dati sulla localizzazione.
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