Roma, Zingaretti eMarino: inaccettabile. Insorge la comunità ebraica
Roma, Zingaretti eMarino: inaccettabile. Insorge la comunità ebraica
ROMA — La festa dei 100 anni di Erich Priebke, un vecchio sordo da lasciare in pace secondo i pochi amici rimasti e il suo avvocato, un criminale nazista per la storia, riapre ferite mai suturate. La notizia che il boia delle Fosse Ardeatine stia preparando un vero e proprio ricevimento, e i video sui suoi sopralluoghi ai giardinetti di Boccea (l’ultimo, ieri mattina, insieme alla badante, in polo blu e berretto bianco da baseball), hanno scatenato la reazione di una città, Roma, che non intende dimenticare.
L’ex ufficiale delle Ss, Erich Priebke, condannato all’ergastolo e subito agli arresti domiciliari, ha intenzione di organizzare una festa per il compimento dei 100 anni, lunedì 29 luglio. Per i novanta invitò molti amici in uno sfarzoso agriturismo in periferia, e le polemiche si accesero. Priebke, ancora, è stato fotografato al ristorante il 25 marzo 2011, il giorno dopo l’anniversario della strage. E così due settimane fa: una grigliata di pesce in piazza del Popolo.
Per i cent’anni Priebke dovrebbe restare in casa, un piccolo appartamento di 70 metri quadrati. Lo raggiungerà un figlio e la sua compagna. Con lui ci sarà l’avvocato Paolo Giachini e ha annunciato la sua presenza l’avvocato Carlo Taormina, che adesso assicura: «Ci saranno sacerdoti». Alla celebrazione dei novant’anni partecipò, per dire, il “professore nero” Mario Merlino, che tutt’oggi chiama Priebke «il capitano».
La comunità ebraica, per voce di Riccardo Pacifici, è insorta: «Non ci possono essere festeggiamenti pubblici, le autorità devono vigilare. La vergogna non è il compleanno, ma chi lo festeggia. Non promuoveremo nulla, ma è possibile che quel giorno sotto la casa dell’ex Ss ci sarà un sit-in spontaneo, familiari delle vittime ». Dice Pacifici: «Per uno come Priebke mai pietà. Il sadico torturatore di via Tasso continua a farsi le passeggiate, le grigliate di pesce, ma non si è mai pentito, non ha mai portato un fiore sulle tombe delle vittime. Nelle grotte dell’Ardeatina, quando i suoi sottoposti si rifiutavano di uccidere innocenti, impugnava lui la pistola e sparava alla nuca. Tra quei 335 rastrellati in via Rasella c’erano quindici ragazzini. Priebke deve scontare la pena, non festeggiare ».
Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, assicura: «Vigilerò personalmente affinché nessuna festa pubblica sia autorizzata». Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti: «Non si può festeggiare il boia delle Fosse Ardeatine». L’avvocato Paolo Giachini, che ha cercato di tenere in silenzio ogni notizia sui cent’anni del suo assistito, replica infastidito: «È ora di farla finita, lascino stare un povero vecchietto sordo e stanco. Priebke ha poca voglia di festeggiare e lo farà in forma privata con alcuni intimi. Non capisco le persone che protestano: festeggiare una ricorrenza non è un crimine. Faremo un brindisi, nient’altro». Giachini conferma che Erich Priebke è in buona forma, ha ottima memoria, ha perso quasi completamente l’udito e nelle ultime stagioni le sue preghiere sono diventate più frequenti: «Lo definirei un uomo molto religioso, ma è sempre stato cattolico». Non si è mai pentito? «Farlo oggi sarebbe una buffonata, durante il processo, però, scrisse una lettera di cordoglio ai familiari delle vittime ». E anche a loro ripeté: «Ho eseguito degli ordini».
Una camionetta dell’esercito staziona fissa sotto la casa di Boccea, due volte al giorno passa la polizia, una volta al giorno i carabinieri: i domiciliari dell’ex Ss alla collettività costano un milione di euro l’anno.
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