Sotto ai manganelli della polizia c’è la parte più bella del paese

SE QUALCUNO poco tempo fa mi avesse detto che un giorno lo sciroppo per lo stomaco ce lo saremmo ritrovato spruzzato direttamente in faccia. Che avremmo dovuto nascondere le nostre maschere antigas nelle mutande.

SE QUALCUNO poco tempo fa mi avesse detto che un giorno lo sciroppo per lo stomaco ce lo saremmo ritrovato spruzzato direttamente in faccia. Che avremmo dovuto nascondere le nostre maschere antigas nelle mutande.

Che tutti noi avremmo avuto un «kit di resistenza » fatto di latte, limone, aceto, maschere antigas, maschere subacque e crema antiscottatura. Che «un curdo, un musulmano anticapitalista e un nazionalista che preparano panini tutta la notte nel garage di un lussuoso albergo» non era una barzelletta ma la realtà. Che avremmo visto i tifosi del Besiktas, del Galatasaray e del Fenerbahçe abbracciati cantare insieme. Che con i nostri reggiseni in faccia per proteggerci dai lacrimogeni avremmo gridato «Sparate ancora che fa bene alla pelle!». Che avremmo giocato a tennis con le pallottole dei lacrimogeni. Che in tre minuti – ripeto, tre minuti – saremmo stati capaci di creare catene umane di decine di metri per spegnere incendi, portare medicinali, coperte, panini. Che dopo anni e anni di incomprensioni, separazioni e disinformazione ci saremmo guardati in faccia senza pregiudizi. E che tutto questo lo avremmo fatto senza alcun leader, avrei riso a crepapelle per ore, ore ore ore ore e ore.
(attrice turca)

0 comments

Leave a Reply

Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Sign In

Reset Your Password