Colombia-Italia, accordo sporco

Il 5 novembre 2012 un articolo del quotidiano colombiano «El Espectador» riporta la notizia di un accordo di cooperazione militare tra Colombia e Italia ratificato dal ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e il suo omologo Juan Carlos Pinzà³n: dal 2013 i militari italiani impiegati in non meglio precisate operazioni speciali saranno addestrati nelle selve colombiane.

Il 5 novembre 2012 un articolo del quotidiano colombiano «El Espectador» riporta la notizia di un accordo di cooperazione militare tra Colombia e Italia ratificato dal ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e il suo omologo Juan Carlos Pinzà³n: dal 2013 i militari italiani impiegati in non meglio precisate operazioni speciali saranno addestrati nelle selve colombiane.
È un fatto molto grave per vari motivi. In primo luogo perché l’Italia collaborerà con l’esercito colombiano, noto per le gravi e ripetute violazioni dei diritti umani. In seconda istanza è discutibile che un ministro del nostro paese prenda contatti con Juan Carlos Pinzón, che in patria si batte per concedere un’amnistia per i crimini di lesa umanità commessi nel corso del tempo dalle sue forze armate: è conosciuto il legame del governo colombiano e del suo esercito con i paramilitari. Gli stessi paramilitari hanno più volte ammesso le visite di politici di alto rango e dei vertici dell’esercito ai loro campi di addestramento. Infine, preoccupa che l’Italia abbia offerto la sua collaborazione a un paese come la Colombia, dove negli ultimi anni ha assunto proporzioni sempre crescenti il caso dei «falsos positivos», due-tremila civili uccisi dall’esercito e spacciati come guerriglieri delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia.
È paradossale venire a conoscenza di un accordo del genere da un quotidiano colombiano e dalla rete: ci piacerebbe che il ministero della Difesa ci desse delle spiegazioni e che la stampa si occupasse di questa vicenda.
Rete Italiana di Sostegno «Colombia vive» (vice presidente, avvocato Francesco Tartini), Massimo Carlotto (scrittore), Alessandra Kersevan (storica ed editrice), Guido Piccoli (giornalista e scrittore), Benito Buosi (storico Istresco), Sergio  Brunello (presidente Anpi Montebelluna), Maria Marotta (docente letteratura italiana), Clelia Farris (scrittrice), Silvia Cattori (giornalista), Francesco Cecchini (scrittore), Daniele Barbieri (giornalista), David Lifodi (giornalista) COLOMBIA, FALSOS POSITIVOS

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