Piazza Fontana 43 anni dopo non si dimentica ma è quasi vuota

«Milano non dimentica, Milano non dimenticherà  mai la strage di piazza Fontana e le sue vittime». Sono le parole pronunciate ieri dal sindaco Giuliano Pisapia presente alla commemorazione del 12 dicembre 1969 di fronte alla Banca Nazionale dell’Agricoltura. Con lui c’era anche il presidente della provincia di Milano Guido Podestà .

«Milano non dimentica, Milano non dimenticherà  mai la strage di piazza Fontana e le sue vittime». Sono le parole pronunciate ieri dal sindaco Giuliano Pisapia presente alla commemorazione del 12 dicembre 1969 di fronte alla Banca Nazionale dell’Agricoltura. Con lui c’era anche il presidente della provincia di Milano Guido Podestà . I politici però non hanno parlato dal palco, la parola è stata lasciata a Carlo Arnoldi, presidente dell’associazione delle vittime: «Sono passati 43 anni ma per noi è come se fosse ieri. Abbiamo passato la maggior parte di questi anni nelle aule di tribunale, per avere infine una sentenza definitiva che ha sancito l’assoluzione di tutti gli imputati». Ad ascoltarlo, purtoppo, c’era una piazza semi-vuota, punteggiata dagli striscioni della Camera del Lavoro e dai gonfaloni dei comuni di Brescia, Bologna e Firenze, presenti anche i candidati alle primarie del centrosinistra in Lombardia, Alessandra Kustermann, Umberto Ambrosoli e Andrea Di Stefano.

Poco prima della celebrazione, gli studenti dei Casc hanno colorato di rosso l’acqua della fontana. I collettivi studenteschi, invece, hanno manifestato ieri mattina con un corteo che si è concluso in piazza Fontana e hanno lasciato uno striscione davanti a Palazzo Marino con la scritta «Chiudere i covi neri». Davanti alla lapide dedicata a Pino Pinelli i ragazzi hanno lasciato una cartello: «Pinelli assassinato, sappiamo chi è Stato».

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