Addio a Dave Brubeck leggenda jazz di “Take five”

Il pianista avrebbe compiuto oggi 92 anni  

Il pianista avrebbe compiuto oggi 92 anni    

Dave Brubeck avrebbe compiuto 92 anni oggi, ma il suo cuore di vecchio jazzista, di grande compositore, di straordinario musicista, non ha retto. Le note di
Take five, la sua più celebre composizione, resteranno nel cuore e nella mente di chiunque ami la buona musica. Non solo jazz, certamente, perché quel brano, inciso nel 1959 con il suo ormai leggendario quartetto e con l’inconfondibile sassofono di Paul Desmond, è entrato a far parte della musica popolare, del bagaglio culturale del secolo scorso, della storia della musica. Brubeck è stato, infatti, uno straordinario divulgatore del jazz, un precursore di quello che oggi chiameremmo “contaminazione” tra generi, stili e sonorità diverse, in grado di coinvolgere un pubblico più ampio, continuando però a dare soddisfazione anche ai palati più raffinati.
Appassionato di musica, Brubeck non aveva scelto da giovane di diventare musicista, ma era evidente a tutti, soprattutto ai suoi professori a scuola, che fosse quella la sua strada. Si iscrisse quindi al conservatorio, ma a causa dei problemi alla vista il giovane Dave non era in grado di leggere le partiture. Il
che spinse, ovviamente, molti professori a consigliarlo di lasciar perdere: ma la sua evidente maestria e abilità, convinsero i suoi insegnanti a dargli la possibilità di prendere ugualmente il diploma. Nel 1942 fu chiamato nell’esercito, venne a combattere in Europa, e organizzò la prima band militare interraziale. Tornato a casa dopo la guerra Brubeck si iscrisse al Mills College di Oakland, dove iniziò a studiare sotto al guida di Darius Milhaud, mettendo insieme musica classica, contemporanea e, ovviamente il jazz.
Il successo arrivò negli anni 50, con il Quartetto formato con Paul Desmond, che aveva conosciuto sotto le armi. Già nel 1954 Brubeck è sulla copertina di
Time, ma nel 1959, con la pubblicazione di Time out, che conteneva la leggendaria Take five, il pianista entra nella leggenda. Da quel momento fino al 1967, anno in cui il quartetto di scioglie, la carriera di Brubeck attraversa una fase di successo planetario, seguita da un percorso in bilico tra musica classica, contemporanea e jazz che lo ha portato a collaborare con decine di musicisti, sia del mondo della musica classica che dell’avanguardia e del jazz.
Il contributo di Brubeck alla storia della musica moderna è stato enorme, e ancora oggi molti musicisti si rifanno al sua elegantissima e innovativa lezione.

0 comments

Leave a Reply

Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Sign In

Reset Your Password