John Cage, quello squarcio swing che non ti aspetti

Contemporanea/ «AMORES» AL FESTIVAL DI LUCCA 
Questo gentile tribalismo, addirittura uno squarcio swing, è la colonna sonora delle nostre insorgenze, fatte con amore, anzi con Amores. Che vuol dire leggerezza, larghezza di vedute, niente più dogmatismo rivoluzionario. Radicalità  tantissima. Con un Cage così ci si trova sempre bene, il cambiamento della vita sembra sempre già  avvenuto, pronto in tavola, da consumare, da godere.

Contemporanea/ «AMORES» AL FESTIVAL DI LUCCA 
Questo gentile tribalismo, addirittura uno squarcio swing, è la colonna sonora delle nostre insorgenze, fatte con amore, anzi con Amores. Che vuol dire leggerezza, larghezza di vedute, niente più dogmatismo rivoluzionario. Radicalità  tantissima. Con un Cage così ci si trova sempre bene, il cambiamento della vita sembra sempre già  avvenuto, pronto in tavola, da consumare, da godere. Per pianoforte preparato e tre percussionisti, Amores risale al 1943. Durante il periodo dei ’30 e ’40 del secolo scorso Cage allestisce parecchi brani con accenti e timbri percussivi. Di facile ascolto, si potrebbe dire, se non fosse per certe insidie dadaiste: lievi aritmie, scansioni che illudono sulla regolarità ma la eludono.
Con Amores si apre uno dei numerosi concerti promossi dall’Associazione culturale dello Scompiglio nel quadro di un lungo festival Cage che ha come direttore artistico Antonio Caggiano, il leader dell’ensemble di percussioni Ars Ludi. Auditorium San Micheletto di Lucca, una delle tante sedi lucchesiane (borghi della provincia compresi) del festival. Giancarlo Simonacci è al pianoforte preparato. Ha il solito vizio: «legge» John Cage. Non tanto perché ha uno spartito, quanto perché sembra non aver introiettato quel compositore – in un qualche criterio interpretativo, quale che sia – dopo trent’anni almeno di frequentazione, e tantomeno ne assorbe lo spirito eversivo. Lo suona come si potrebbe suonare Haydn o il Beethoven delle prime Sonate senza amarli più di tanto. E la sonorità, che si percepirà meglio nel brano senza «preparazione» dello strumento, è piatta, di un morbido nient’affatto voluttuoso, casomai conciliante.
Ma un percussionismo così splendido dove lo trovi? Grandezza di Cage, piacere dell’incontro quando si ascolta Cage. Gruppi di note veloci, esplosioni leggere. Peccato che le parti pianistiche, la prima e la quarta di questo lavoro in quattro movimenti, sembrino sempre «di repertorio». L’attenzione si sposta sulla voce di Lorna Windsor quando è la volta di A Wonderful Widow of Eighteen Springs (1942). Qui il piano è solo «percosso». Dimentichiamo l’ombra di Cathy Berberian, abbandoniamoci al canto di Lorna, funzionale e seducente. Questa chanteuse ha il pregio di aver dimenticato del tutto l’armamentario della scuola accademica della voce, registri e approcci. Carezzevole, amabile, rigorosa nello stordimento del «cabaret Cage».
In Four Dances (1943-’44) si apprezza ancora il vocalizzare melodioso di Windsor, ma nell’insieme – sono in scena pianoforte, voce e percussionisti di Ars Ludi, quindi i protagonisti della serata al completo – si cerca invano quel quid di spiazzante che in Cage c’è sempre, anche in questo Cage «anomalo» per la dovizia di richiami folk (che Simonacci accentua, ma il suo pianismo è in pantofole) e gli spunti tipo spiritual (e Lorna fa venire in mente la versione 1958 dell’ellingtoniana Black, Brown and Beige).
Double Music (1941) per quattro percussionisti appartiene forse più a Lou Harrison che a Cage, anche se l’hanno firmata in tandem. Per via del colorismo e della spettacolarità. Un pezzo di trastullo calcolato che Ars Ludi onora pienamente. Va sul «grazioso» Simonacci in Music for Marcel Duchamp (1947) e non sbaglia. Manca lo «scompiglio» cageano, pazienza! Il succo di Forever and Sunsmell (1942) per voce grave (grande Lorna!) e due percussionisti è nel passaggio spiritual+musical comedy. Sarebbe gran cosa Credo in Us (1942) per piano preparato, percussioni e radio se la parte radio fosse seriale e casuale, ma stavolta, affidata a Windsor, è solo un nastro-collage preconfezionato.

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