G8, irreperibili due condannati

La polizia li sta cercando ovunque. In Italia e all’estero. Fra poco saranno dichiarati latitanti. Francesco Puglisi, detto «Gimmy», catanese di 38 anni, e Davide Vecchi, di 43, originario della provincia di Bergamo, sono gli antagonisti arrestati per gli scontri del G8 di Genova che hanno ricevuto le condanne più pesanti: 15 e 13 anni di carcere per devastazione e saccheggio, confermate dalla Cassazione che ha fatto loro uno sconto di 9 e 12 mesi. Dei due però non c’è traccia. Il primo, soprannominato «Molotov» da un poliziotto perché accusato di aver lanciato sei bottiglie incendiarie, era il leader del centro sociale catanese «Guernica fabrika».

La polizia li sta cercando ovunque. In Italia e all’estero. Fra poco saranno dichiarati latitanti. Francesco Puglisi, detto «Gimmy», catanese di 38 anni, e Davide Vecchi, di 43, originario della provincia di Bergamo, sono gli antagonisti arrestati per gli scontri del G8 di Genova che hanno ricevuto le condanne più pesanti: 15 e 13 anni di carcere per devastazione e saccheggio, confermate dalla Cassazione che ha fatto loro uno sconto di 9 e 12 mesi. Dei due però non c’è traccia. Il primo, soprannominato «Molotov» da un poliziotto perché accusato di aver lanciato sei bottiglie incendiarie, era il leader del centro sociale catanese «Guernica fabrika».
Al G8, secondo l’accusa, fu immortalato dalle telecamere mentre partecipava ai cortei con le «tute bianche» e i «black bloc» — nel primo caso una felpa bianca con Che Guevara e il numero 4, nel secondo una felpa nera, in entrambi un casco arancione —, ai lanci di bottiglie contro le forze dell’ordine, agli assalti ai blindati dei carabinieri, ai danneggiamenti di banche e auto in sosta. Dopo due anni in cella fra Messina e Ancona, «Gimmy» — che ha sempre avuto la solidarietà dei movimenti — finì ai domiciliari. Dal carcere scriveva: «Che lo Stato cerca di sbarazzarsi di me è ormai noto. Non mi fanno uscire di galera, me ne frego!». Vecchi è un anarchico di Milano. Al processo dichiarò di non riconoscere l’autorità dei giudici. Nei filmati di Genova fu ripreso durante l’attacco dei «black bloc» a un’agenzia del Credito Italiano. È stato arrestato nel 2006 per scontri con la polizia insieme con Marina Cugnaschi, condannata sempre per il G8 a 12 anni e 3 mesi. Libera anche Ines Morasca (6 anni e 6 mesi): la pena le è stata sospesa perché ha una figlia piccola. Fuori altri 5 imputati in attesa di un nuovo processo d’appello. A Roma intanto gli anarchici si sono fatti vivi sabato notte danneggiando un’agenzia Unicredit al Salario. Vetrate rotte e scritte: «I saccheggiatori siete voi» e «Alberto libero». Per Alberto Funaro (condannato a 10 anni) che poche ore prima si era costituito in Questura.

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