Volantino Br annuncia “nuove azioni di guerra”

 Manganelli: il vero pericolo è anarco-insurrezionalista. Napolitano: il rischio di terrorismo esiste. Preoccupa il “dialogo” aperto dalla Fai dopo l’attentato di Genova 

 Manganelli: il vero pericolo è anarco-insurrezionalista. Napolitano: il rischio di terrorismo esiste. Preoccupa il “dialogo” aperto dalla Fai dopo l’attentato di Genova 

ROMA – «L´anarco-insurrezionalismo è oggi il vero terrorismo che può offendere il Paese. È quello che ha creato un network internazionale, a partire dalle cellule greche, da guardare con la massima attenzione. Sono stati loro stessi ad annunciare che faranno il salto di qualità, fino all´assassinio». Antonio Manganelli, capo della Polizia, fondamentalmente dice due cose in occasione della cerimonia per il centosessantesimo anniversario della fondazione del Corpo: quelli della Fai sono la minaccia numero uno e torneranno a colpire. Anche il presidente Napolitanno ammonisce: «Il rischio terrorismo esiste, bisogna mantenere alto il livello d´attenzione». Proprio ieri nelle redazioni di tre quotidiani è arrivato un volantino firmato Brigate Rosse, che impegna gli analisti dell´intelligence. Su possibili nuovi attentati, dopo quello al dirigente di “Ansaldo nucleare” Roberto Adinolfi, il capo della Polizia risponde ricordando che nel documento della Federazione anarchica c´è un palese riferimento a nuove aggressioni: sette bersagli. «Prenderli – dice Manganelli – riuscire a catturarli è la vera prevenzione».
A destare preoccupazione «non sono il terrorismo internazionale o il fenomeno brigatista», spiega il capo della Polizia. Ma proprio ieri i suoi apparati hanno cominciato a confrontarsi con un dato: il «dialogo», sembra a distanza, «tra anarchici e l´area marxista-leninista». Un volantino è arrivato nelle redazioni milanesi del Corriere della Sera e del Giornale e alla sede del Secolo XIX a Genova. «Colpiremo partiti, banche, giornalisti servi e Confindustria». Con il timbro della stella a cinque punte. «Alle azioni di guerra si risponde con la guerra. L´azzoppamento del manager Adinolfi ha riaperto i giochi. Vogliamo però sottolineare ancora una volta che lo spontaneismo armato è inutile e dannoso».
L´antiterrorissmo si sofferma sul riferimento ad Adinolfi, sull´azzoppamento che riapre i giochi. La frase viene interpretata in chiave dialettica. Una dialettica che, chiunque sia l´autore di quel volantino, è stata aperta con la Fai, che ha rivendicato l´attentato. E che, come è noto, ha lanciato un appello allo spontaneismo armato. «Un appello che sta camminando», dicono gli esperti. E che è già arrivato a gruppi di area marxista-leninista. Con opinioni diverse. Tanto che nel volantino hanno voluto sottolineare che «lo spontaneismo armato è inutile e dannoso perché disperde il potenziale delle avanguardie non organizzate e ancora politicamente immature nella lotta di classe». Un´altra prova, secondo fonti dell´antiterrorismo, che «il dialogo con la Fai è partito».
Firmano Brigate Rosse, ma come si legge? Nessuno pensa a colonne armate. Manganelli è stato chiaro. Ma nessuno dimentica lo show di Roberto Davanzo, uno dei dodici imputati al processo milanese alle nuove Br. Il suo urlo dalla gabbia: «Questo è il momento buono, avanti con la rivoluzione». Atto bollato come «gravissimo» ma che ha raccolto piena solidarietà da diversi centri sociali milanesi e da quello padovano Gramigna. «La tentata strage di Brindisi – recita il volantino arrivato ieri – come piazza Fontana nel 1969, è stata un´ovvia provocazione fascista per placare la rabbia delle masse con la paura. Ma le masse non si fanno abbindolare». Il ministro dell´Interno, Anna Maria Cancellieri, chiama «tutti a tenere alta la guardia». «Prendere chi ha colpito a Genova e chi ha seminato terrore a Brindisi – dice – è la nostra missione».

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