Arriva Profumo, studenti manganellati

TORINO La protesta finisce a botte: impedito l’ingresso anche a chi aveva il pass

È finita con il presidente del Senato studentesco all’ospedale, al Cto di Torino, dopo essersi preso una manganellata in testa. Solo tre mesi fa Nicola Malanga aveva tenuto un discorso durante l’anno accademico, appena prima del ministro Elsa Fornero.

TORINO La protesta finisce a botte: impedito l’ingresso anche a chi aveva il pass

È finita con il presidente del Senato studentesco all’ospedale, al Cto di Torino, dopo essersi preso una manganellata in testa. Solo tre mesi fa Nicola Malanga aveva tenuto un discorso durante l’anno accademico, appena prima del ministro Elsa Fornero. Ma questa volta agli studenti «di sinistra» è stato vietato l’accesso, nonostante gli accrediti regolarmente richiesti al convegno «Avere vent’anni» con il ministro Francesco Profumo, organizzato dal Mpn (muoviti per la novità) associazione giovanile vicina all’Api di Rutelli. Fuori dal Lingotto, dove si inaugurava il Salone del Libro, si è formato un presidio di protesta con studenti universitari e medi: Studenti indipendenti (di cui fa parte Malanga), Last, i ragazzi della Verdi 15, la residenza universitaria occupata da mesi da studenti e borsisti.
Un presidio rumoroso, ma fino a una certa ora senza particolari tensioni: «Noi questo governo non l’abbiamo votato»; «Chiediamo diritti, ci danno la polizia». Hanno denunciato i pass annullati: «La sera prima l’associazione Mpn ha comunicato che il convegno non doveva essere luogo di contestazioni e che aveva trasmesso i nostri nomi alla polizia», racconta Marco Viola, Studenti Indipendenti. «Alcuni nostri compagni – racconta Giulia, Verdi 15 – sono riusciti a entrare, hanno appeso uno striscione «Avere vent’anni? Da voi solo precarietà», denunciando i tagli alle borse di studio. Quando gli studenti hanno tentato di entrare dalla parte retrostante del Lingotto è partita la carica a suon di manganellate: «Erano nervosi e senza motivo», spiega Giulia. «Noi mostravamo – sottolinea Margherita del Last – le nostre carte di identità e la richiesta d’accredito a mani alzate. E come risposta ci sono state date botte». Secondo Marco Viola (Si) «Profumo si ritiene ministro solo di alcuni selezionati e non di tutti: Un evento pubblico e diventato privato, con una censura del dissenso inconcepibile». Occupata, per protesta, via Nizza.

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